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Salernitana-Spezia: intervista al doppio ex Ciro De Cesare

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In vista di Salernitana-Spezia di questo sabato, la redazione di SalernoSport24 ha contattato il doppio ex Ciro De Cesare. Il “Toro di Mariconda” si è reso disponibile per una breve intervista per parlare dell’importantissimo scontro salvezza dell’Arechi.

De Cesare: “Per la Salernitana è arrivato il momento di fare punti”

Sabato alle 15:00, allo stadio Arechi, la Salernitana si giocherà già un bel pezzo di salvezza nello scontro diretto contro lo Spezia. Ciro De Cesare, ex attaccante di entrambe le compagini, ha scambiato quattro chiacchiere con la nostra redazione sulla partita in questione. Essendo salernitano verace, originario del quartiere di Mariconda, il cuore di De Cesare batte granata.

Con la maglia della Salernitana ha totalizzato 95 presenze e 17 gol in tre stagioni e mezza tra Serie B, C e D (incluso il periodo con il Salerno Calcio dove vinse la Serie D), diventandone anche capitano e vincendo un campionato di B nel 1997-1998. Differente lo score con la maglia dello Spezia in Serie C: da gennaio a giugno 2002, arrivato in prestito dal Chievo dopo i primi sei mesi al Siena, mise a segno tre gol in 15 presenze. In quella stagione, lo Spezia fallì l’obiettivo della promozione in B.

Già prima di appendere le scarpette al chiodo nel 2013, Ciro aveva iniziato la sua carriera di allenatore nel 2011 con il Pisticci, per poi proseguire con le formazioni giovanili della Salernitana. Negli ultimi anni, ha allenato Agropoli e Rossoblù Castel San Giorgio in Eccellenza e il Nola in Serie D.


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«A La Spezia ho avuto problemi perché abbiamo perso il campionato e la finale playoff di C contro la Triestina, subendo una dura contestazione. Essendo una squadra con un organico importante, eravamo messi sotto torchio dalla tifoseria. Tutto sommato fu un anno difficile, anche se arrivai soltanto a gennaio. Per quanto riguarda la Salernitana, il gol contro la Reggina con il tiro a giro nell’anno in cui vincemmo la Serie B rimarrà nella storia, ma i momenti che ho vissuto a Salerno sono tutti quanti bellissimi, anche quando vincemmo la Serie D come Salerno Calcio».

10 punti in 10 partite: ti aspettavi una partenza simile da parte della Salernitana?

«La Salernitana è partita con altri obiettivi e le mancano punti persi per strada. Nelle ultime tre partite la squadra non mi è piaciuta, i giocatori sono stati irriconoscibili. Bisogna capire la fonte del problema e remare verso la stessa direzione, ma il cammino intrapreso finora è comunque soddisfacente. Ora è il momento di fare punti e imparare a gestirsi perché, in questa fase della stagione, arriveranno partite difficili contro squadre forti e gli scontri diretti. Negli scontri diretti non bisogna lasciare punti, perché altrimenti la classifica si complica».

Che tipo di partita sarà Salernitana-Spezia? Quale sarà l’ago della bilancia del confronto?

«La Salernitana partirà con i favori del pronostico perché spinta da un pubblico importante, ma lo Spezia sta facendo molto bene. Per i granata sarà importante vincere, perché dopo verranno partite difficili come quella con la Lazio, una squadra che sta andando molto forte e che non sarà meno pericolosa con l’assenza di Immobile. Bisognerà recuperare l’entusiasmo delle prime partite e gli infortunati come Bohinen e Fazio, giocatori importanti e che danno sicurezza».

Fin dove può arrivare questa Salernitana?

«Se la Salernitana recupererà gli infortunati può fare un campionato importante, come voluto dalla proprietà e dalla dirigenza, viste le spese fatte sul mercato e le dichiarazioni del presidente, quindi da decimo posto. La Salernitana per crescere deve ispirarsi a realtà come Udinese e Sassuolo, arrivando a quei livelli a piccoli passi. Se sabato le cose non dovessero andare come preventivato, è normale che verranno presi provvedimenti».

Cosa mi puoi dire di questo Spezia?

«Lo Spezia è una buona squadra, compatta e coesa, che può fare una buona stagione, però non vedo giocatori molto forti presi singolarmente. Contro la Cremonese mi ha impressionato, facendo una bellissima gara che poteva pure vincere. Nzola è il loro giocatore più pericoloso, ma la Salernitana, giocando in casa, in questo momento non può e non deve preoccuparsi dello Spezia».

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