Il posticipo del lunedì tra Salernitana e Spezia è stato diretto dall’arbitro romano Paolo Valeri. La partita, abbastanza nervosa nella seconda frazione di gioco, ha visto tanti episodi e vari interventi del VAR.
Salernitana-Spezia: disastro VAR
Salernitana–Spezia non ha fatto mancare le polemiche per quanto riguarda l’arbitraggio. A finire sotto la lente d’ingrandimento non c’è solo il direttore di gara, ma anche la sala VAR, che si rende protagonista, nel finale, di un errore molto pesante.
Gli episodi del primo tempo
La partita si apre già al secondo minuto. Ribéry semina il panico nella difesa dello Spezia, passando tra due giocatori ospiti. Gyasi non può far altro che commettere fallo quasi al limite dell’area di rigore. Giusta la punizione assegnata alla Salernitana. Punizione che sarà poi eseguita magistralmente da Verdi.
Al minuto 8 interviene per la prima volta il VAR. Fazio controlla male un pallone velenoso in area e si fa intercettare da Erlić. Il difensore ex Roma prova a calciare, ma colpisce la caviglia dell’avversario. Valeri lascia inizialmente correre, ma dal VAR lo richiamano per un check. L’arbitro concede il rigore solo dopo aver esaminato l’azione al monitor. Dagli 11 metri non sbaglia Manaj, che riporta il risultato in parità.
15′: arriva il primo giallo del match. Amian commette fallo su Kastanos. Il giocatore dello Spezia interviene senza cattiveria, ma in totale ritardo. Corretta la decisione dell’arbitro. Ancora una volta, da posizione più arretrata rispetto alla prima volta, Verdi insacca una punizione meravigliosa per il secondo vantaggio granata.
Al 26esimo, sugli sviluppi di un calcio di punizione per gli ospiti, Mousset colpisce il pallone con le mani. L’arbitro fischia inizialmente il corner, ma gli aquilotti protestano convinti, chiedendo un altro rigore. Si attende per una decisione del VAR e sembra esserci anche quest’altro penalty. Mousset è ingenuo ed effettua una vera e propria parata, aumentando il suo volume e bloccando la traiettoria della palla, che sarebbe andata verso la porta difesa da Sepe. Il neo attaccante granata viene ammonito. Ancora una volta il rigore è trasformato (stavolta da Verde).
Gli episodi del secondo tempo
La seconda frazione di gioco inizia con un richiamo di Valeri nei confronti di Thiago Motta. Il direttore di gara chiede all’allenatore di stare calmo e di non criticare continuamente l’operato arbitrale. Viene da chiedersi in che modo l’arbitraggio possa aver infastidito la panchina dello Spezia.
53′: terzo giallo del match. Fazio interviene in scivolata, ma è in ritardo. Giusto il cartellino. Il match si innervosisce con il passare dei minuti e il finale, infatti, lo dimostra. Al minuto 88 arriva ancora un’ammonizione: è Kiwior a finire sul taccuino dell’arbitro, per un fallo su Perotti. L’intervento sulla caviglia dell’argentino è meritevole di una sanzione.
Minuto 89, la Salernitana ci prova nel forcing finale. Palla in area e Amian, nel marcare Bohinen, colpisce il pallone con il braccio sinistro. Valeri è posizionato benissimo, ma non fischia. Il controllo al VAR è rapido: non c’è nulla. Errore della direzione di gara, visto che il giocatore dello Spezia modifica la traiettoria del pallone tenendo il braccio largo per bloccare il centrocampista granata.
91′: Radovanović si aggiunge alla lista dei cattivi dopo aver colpito involontariamente il volto di un avversario. L’incontro termina al 94esimo con l’ammonizione di Nguiamba in seguito ad una brutta entrata, confermando il nervosismo che ha caratterizzato il secondo tempo.
La partita dell’arbitro
Valeri protagonista, così come la sala VAR, in negativo. L’arbitro romano si fa richiamare due volte al monitor per visionare gli episodi che portano ai rigori concessi agli ospiti. Se sul fallo di mano di Mousset il direttore di gara è giustificato dalla posizione in cui si trovava e dalla velocità con cui si è sviluppata l’azione, per il primo rigore (il fallo di Fazio) resta l’errore: il fischietto avrebbe dovuto vedere da subito l’intervento in ritardo dell’ex Roma.
Ma a fare scalpore è l’episodio sul finale di gara. Amian colpisce chiaramente il pallone con il braccio largo, cambiandone la traiettoria. Valeri era ben posizionato: si trovava esattamente dietro al terzino dello Spezia, in lotta con Bohinen. Oltre al suo errore, si aggiunge quello del VAR e del suo assistente, che confermano la decisione dell’arbitro e non lo chiamano nemmeno per un controllo al monitor, a differenza di quanto fatto per i due casi precedenti in favore dei liguri.