Conferenza dal “Mary Rosy” per Paulo Sousa, il portoghese presenta la fondamentale gara di domani alle 15 contro il fanalino di coda della Serie A, la Sampdoria di Stankovic.
Conferenza stampa prematch per Paulo Sousa
Quella di domani sarà la prima trasferta ufficiale da allenatore della Salernitana per Sousa, il quale ha collezionato una sconfitta e una vittoria nelle prime due uscite dopo l’addio di Nicola. Il match di domenica scorsa contro il Monza ha permesso ai granata di respirare dopo una serie negativa di risultati, domani la Bersagliera sarà ospite della Sampdoria. Dal “Mary Rosy” il portoghese apre la conferenza alla vigilia della partita.
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«Cercheremo di mantenere un’identità ben precisa anche domani. Lavoreremo a seconda dell’avversario con la costante voglia di migliorare».
«La competitività all’interno di un gruppo di lavoro è importante. Credo che questo sia un fattore importante per la crescita di un giocatore insieme alla qualità del lavoro in allenamento. Dobbiamo mantenere un livello alto fino alla fine».
«Dia e Mazzocchi sono fondamentali per noi. Pasquale ha un assoluto valore ed è giusto che sia in ottica Nazionale».
«Mazzocchi è tra quelli che potrebbero iniziare dal 1’».
«Stankovic ha fatto un buon lavoro facendo crescere molto la Samp. Loro avranno motivazioni extra, io ai miei ragazzi chiedo di avere grande motivazione e spirito agonistico. Loro sono una squadra basata sull’intensità».
«Per loro è un momento delicato e noi dovremo mantenere la nostra identità. Per vincere serve una forte motivazione».
«Voglio che la Salernitana sappia mantenere un blocco alto con grande intensità per non permettere alla Sampdoria di creare occasioni. Sono importanti anche le decisioni individuali, dobbiamo essere capaci di tenerli lontani dalla nostra porta attraverso la gestione della gara e il possesso palla».
«Giocherà Ochoca, Sepe non sarà convocato».
«Per quando riguarda Astori, ricordo che è stato un momento orribile. Abbiamo poco tempo e dobbiamo cercare di vivere bene con noi stessi e con gli altri».
«La Sampdoria combatte fino all’ultimo secondo e noi come minimo dovremo pareggiare questo spirito. Abbiamo una delle migliori rose a livello d’attacco e abbiamo tante possibilità».
«Io non divido fisico e tattica, lavoro sul gioco nello specifico. I giocatori devono adattarsi al gioco, è un cambiamento di metodologia di allenamento che comporta rischi, abbiamo modificato i carichi di allenamento specifici per ogni giocatore».
Da inizio stagione la fascia è stata indossata da molti giocatori, Candreva col Monza ha preso in mano le redini della squadra lanciando un messaggio ai compagni dopo il fischio finale, è lui il leader della squadra?
«Io non voglio cambiare le gerarchie che c’erano al mio arrivo, sia per l’esperienza che per la qualità e anche per il rapporto con compagni e arbitri, lui come Fazio possono darci tanto dentro e fuori dal campo».