Focus sul credo tattico di mister D’Aversa in vista della gara di domani tra Salernitana e Sampdoria, gara valida per la 13ª giornata del campionato di Serie A.
Salernitana-Sampdoria: D’Aversa all’ultima spiaggia
Salernitana-Sampdoria probabilmente sarà la gara della verità per mister D’Aversa.
L’ex allenatore del Parma domani allo stadio Arechi si gioca la panchina. È letteralmente uno scontro da dentro o fuori per entrambe le squadre vista la situazione deficitaria in classifica. Per quanto riguarda il credo tattico quest’anno mister D’Aversa ha cambiato tanti moduli. Diversamente da quanto fatto nei suoi anni in quel di modo dove il suo modulo di fabbrica era il 4-3-3.
Il 4-3-3 in questa stagione è stato utilizzato solamente una volta, nella sconfitta per 3-1 contro il Cagliari. Per il resto dall’acquisto di Ciccio Caputo, ex calciatore granata il tecnico ha optato spesso per il 4-2-3-1 con una punta unica o con un 4-4-2. Il motivo di questo cambio tattico oltre l’avvento di Caputo e l’evidente mancanza di calciatori che possano reggere i ritmi del 4-3-3. Già ai tempi del Parma D’Aversa ha fatto evidenziare un credo catenacciaro dove in fase di non possesso la squadra adotta un più coperto 4-5-1 con gli esterni d’attacco che si abbassano sulla linea del centrocampo.
Punto debole dei doriani quest’anno è la mancanza di solidità in fase difensiva dove gli uomini di D’Aversa hanno subito 25 gol in 12 gare. All’Arechi mancheranno sicuramente Adrien Silva, uomo che detta i tempi del centrocampo doriano e il fantasista Damsgaard che lo scorso anno aveva fatto dire tanto di se sia in campionato che all’Europeo con il fantastico gol su calcio di punizione contro l’Inghilterra.