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La Salernitana è salva con tre giornate d’anticipo grazie alla Dea

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La Salernitana può festeggiare. Legittimamente e, anche un po’ ringraziare la Dea, non quella bendata, ma l’altra, quella bergamasca. I granata, senza scendere in campo, possono brindare quindi ad un altro campionato di Serie A, quello 2023-2024.

Salernitana festeggia in poltrona

È bastato quel tiro al 93′ e poi il 3-1 di oggi al Verona. Salerno ringrazia e vedrà la Serie A per il terzo campionato di fila, il quinto della storia in massima serie. Il tiro era quello di Candreva, al 93′ dell’inzuppata gara con l’Atalanta e per il 3-1 c’è sempre la squadra nerazzura di mezzo che ha battuto tra le mura amiche del “Gewiss Stadium” il Verona. Ora gli scaligeri dovranno fare la corsa su una tra Spezia e Lecce per salvarsi, con sei punti a disposizione. I Granata, appunto, sono fuori dall’equazione. E proprio lo scontro diretto tra i liguri e i salentini potrebbe togliere dal mazzo, virtualmente, un’altra contendente.


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I 38 di oggi sono un altro punto di partenza per questa Salernitana. Si voleva alzare l’asticella, e anche se con un po’ di fatica, lo si è fatto e come. 38 punti sono quelli che aveva la squadra granata il 23 maggio nel ’99 quando chiuse la Serie A a Piacenza con un record di punti per una retrocessa. L’amarezza. Nessuna squadra era mai retrocessa con tanti punti. Oggi la Salernitana ha ancora 38 punti ma a tre giornate dalla fine (poiché deve ancora giocare a Roma), è già questa un’altra svolta, e scandita nel momento in cui si ha la certezza che nella prossima stagione staremo ancora raccontando una storia di Serie A.

C’è una Dea da ringraziare sì, ma non quella della sorte, perché questa squadra ha costruito da sé la sua fortuna. Nei momenti difficili, in un campionato con date decise a tavolino per le esigenze di altri, come un insano campionato del Mondo in pieno autunno. Giornate su giornate da recuperare per una squadra costruita per avere qualcosa di più, ma ritrovatasi ad una lotta salvezza, perché questo era il cammino di un campionato così anomalo. Un cambio in corsa con il condottiero che aveva raggiunto l’insperata salvezza del 22 maggio 2022, e trovarsi un fuoriclasse in panchina che il mondo del calcio aveva dimenticato troppo in fretta.

La Dea non potrà mai essere quella della fortuna dopo la scoppola prima di fair play dell’andata e c’è ben poco da ringraziarla. La Salernitana l’ha dimostrato come ringraziarla (Candreva al 93′), e la Dea restituisce, battendo il Verona. Anche oggi può essere una data da segnare a rosso sul calendario.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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