Il presidente del Centro di Coordinamento Salernitana Club, Riccardo Santoro, è stato intervistato in esclusiva da SalernoSport24. Dalla Curva Nord al progetto “Arechi”, e non solo. Ecco le sue parole.
Riccardo Santoro: “Stadio? Progetto bellissimo”
Nell’ultimo periodo la Salernitana è stata molto impegnata nell’aspetto extra campo. La riapertura della Curva Nord è stata una vittoria per la società e, soprattutto, per i tifosi, che da tempo lamentavano disservizi e la mancanza di un settore che, tramite apposite modifiche, potrebbe essere riempito facilmente (e così sarà).
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Poi, il progetto per lo stadio, per renderlo moderno stando al passo con i tempi e dimostrando di avere una società tra le più all’avanguardia nel panorama calcistico italiano. E, ancora, l’ipotesi di uno stadio temporaneo che possa accogliere i granata durante i lavori, i problemi nella vendita dei tagliandi per le partite…
Insomma, temi caldi che interessano in particolar modo ai tifosi. Per questo motivo, è stato intervistato in esclusiva il presidente del Centro di Coordinamento Salernitana Club, Riccardo Santoro.
La Salernitana riaprirà, finalmente, la Curva Nord.
«Già da ottobre, noi del Centro di Coordinamento, avevamo organizzato vari incontri tra le parti: prefetto, questore, Salernitana, Comune… Siamo stati un po’ gli artefici di questa situazione. Le cose poi sono andate in stallo, ma grazie all’aiuto della Salernitana si è sbloccato tutto e siamo particolarmente felici, visto che c’è anche il nostro zampino. Bisognava riaprire, era un peccato vedere la curva chiusa e la gente accalcata, soprattutto nelle grandi partite. La Curva Nord chiusa era un pugno nell’occhio».
C’è anche il progetto della Regione sullo stadio.
«Il progetto è bellissimo. Sarebbe uno stadio davvero futuristico. Bisogna poi vedere i tempi di realizzazione e quando effettivamente si potrà andare avanti. Penso che si farà, perché non credo che De Luca si sarebbe esposto in tal modo per poi non partire con i lavori… Non capisco, però, una cosa: perché un imprenditore privato che vuole mettere i suoi soldi in un progetto così importante, come questo, non riceve il permesso? È una cosa da capire. Però l’importante è che si faccia. A noi va benissimo».
Con gli eventuali lavori servirebbe una sede temporanea dove giocare.
«Il “Vestuti”, soprattutto per quelli della mia generazione, sarebbe un sogno. La Serie A per uno stadio come il “Vestuti”, però, sarebbe quasi impossibile. Servono anche gli spazi necessari, quelli che chiede la Lega Serie A. A me andrebbe bene anche Eboli. Lo stadio di Eboli, se ristrutturato, potrebbe ricoprire quel ruolo per il tempo necessario ai lavori. Lo stadio di Benevento va bene, ma sarebbe una trasferta ogni volta, e non so se tutti potrebbero permetterselo, sia a livello economico che a livello di tempistiche per raggiungere, ogni domenica, lo stadio. Non è facile».
Con la Roma c’è la vendita libera, con la Lazio invece…
«Con la Roma c’è un discorso che riguarda anche le tifoserie. Viene notato anche questo. I rapporti sono buoni, cosa che non si può dire per la Lazio. Credo che la nostra tifoseria sia una delle più calme d’Italia. Ovunque andiamo raccogliamo elogi. Se si lasciasse sempre la trasferta libera credo sarebbe meglio. Tutte queste restrizioni non fanno altro che surriscaldare gli animi. Ma la nostra tifoseria ha sempre dimostrato di essere al top in maturità e civiltà».