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Paulo Sousa in conferenza: “Coulibaly? Non sarà della partita”

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L’allenatore della Salernitana, Paulo Sousa, parla ai giornalisti nella conferenza stampa di presentazione del match. Domani, lunedì 18 settembre, andrà in scena Salernitana-Torino, partita valida per il quarto turno di Serie A.

La conferenza stampa di Paulo Sousa

Domani, alle 18:30 allo stadio “Arechi”, la Salernitana sfiderà il Torino di Juric. Ecco le parole di Paulo Sousa, che ha parlato nella conferenza stampa pre gara.

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«Caso Dia? L’ho visto questa mattina e l’ho mandato a fare le visite mediche. È un ragazzo che in campo ha dato tutto al club, alla squadra, ai tifosi. È quello che mi aspetto dai giocatori della Salernitana. Tutto il resto sono situazioni interne che vanno risolte all’interno del club».

«Concediamo troppe occasioni? La vedo in modo diverso: quello che concediamo non sono situazioni da gol chiare. Difendiamo meglio quando siamo più bassi, concediamo tiri da fuori. Possiamo migliorare, ai nostri centrocampisti chiediamo di saltare la linea ed essere aggressivi per togliere spazi ai nostri avversari. Il Torino tira molto da fuori area. Poi ci sono errori individuali, ma fa parte del calcio. Cerchiamo di aiutare i giocatori a migliorare sui concetti difensivi. La mia idea difensiva, soprattutto vicino all’area nostra non è a zona. I giocatori avevano comportamenti diversi. Ma in questa fase vedo che siamo quelli che siamo e vogliamo migliorare. C’è margine di miglioramento».

«Sosta utile per l’adattamento di Ikwuemesi e altri nuovi arrivi? Innanzitutto, tutti i giocatori che giocano davanti fanno la differenza, non solo Dia. Di conseguenza, anche a livello contrattuale sono quelli che hanno cifre più alte. Sui nuovi arrivati, la sosta aumenta il tempo di lavoro e l’integrazione di questi giocatori migliora. Abbiamo fatto lavori molto precisi non solo a livello fisico, ma anche di posizione per quello che riguarda le nostre dinamiche. Così che gli interpreti possano adattarsi meglio».

«Coulibaly? Sapete benissimo che Lassana non si è fatto male in nazionale, ma a Lecce in un contrasto. Si è rotto il naso. È rientrato dopo dei viaggi lunghi, che non aiutano. È un ragazzo che ha una capacità di superare anche il dolore e di mettersi sempre a disposizione per aiutare la squadra. Ne avevamo parlato anche quando non era ancora rientrato: è un ragazzo che può crescere e può aiutare la squadra. Non sappiamo per quanto tempo starà fuori, ma domani non giocherà».

«Per adesso abbiamo solo tre centrocampisti che possono giocare. Di conseguenza, cerco di andare su un argomento che a me piace di più: il calcio e l’avversario di domani. La squadra di Juric difende a tutto campo, con marcature strette. Il modulo non è importante domani. Sta cambiando l’atteggiamento di alcuni giocatori a livello difensivo e non solo. Applicano marcatura a uomo e in momenti di transizioni offensive vanno in superiorità numerica. Hanno capacità sia fisica che tecnica di andare dritti verso la porta avversaria. Abbiamo lavorato straordinariamente questa settimana e ci siamo preparati anche a livello di possesso palla. Per loro è uno dei migliori momenti,  per la loro organizzazione difensiva. A livello offensivo hanno migliorato la presenza in area con l’arrivo di Zapata. Ogni anno la società riesce a migliorare e a soddisfare l’allenatore, Juric ha un’idea molto chiara. Personalmente sono un grande fan di Ricci: può giocare più basso o più alto, è un giocatore di qualità straordinaria. Dobbiamo avere una presenza continua sulle transizioni, perché sarà una partita che spesso potrà diventare non bella da vedere».

«Invertire le posizioni dei centrali per fermare Zapata? Abbiamo tre centrali che possono giocare. Quello che ha più difficolta di giocare sul lato destro è Pirola. Le posizioni potrebbero cambiare, tra Fazio e Lovato. Daniliuc? Ha fatto tutta la settimana in crescita, aspettiamo l’ok dei medici».

«La vicinanza del presidente ci fa bene. E lui ha la possibilità di conoscere meglio le dinamiche del suo club, delle persone che ci lavorano. L’ho sempre ribadito: la sua vicinanza è veramente molto importante e stimola tutti. Un messaggio, che stiamo cercando di seminare ogni giorno. Abbiamo bisogno di competere sempre di più a questo livello. L’unione di tutti è importante anche avendo divergenze di idee, ma l’unione è fondamentale. I ragazzi sono felici di vederlo. Cercheremo tutti insieme di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati».

Fine conferenza.

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