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Salernitana-Juventus: le parole di Allegri in conferenza stampa

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Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match con la Salernitana. Domani, martedì 7 febbraio alle ore 20:45, i bianconeri saranno ospiti dei granata.

Salernitana-Juventus, le parole di Allegri

La 21ª giornata del campionato di Serie A si chiuderà con il match tra Salernitana e Juventus, che si terrà domani allo stadio “Arechi”. Solo due punti separano i padroni di casa dai piemontesi, che dalla zona Champions si sono ritrovati catapultati nelle posizioni ‘meno nobili’ della classifica a causa della penalizzazione di 15 punti. La Juventus arriva a Salerno dopo la sconfitta interna con il Monza di Palladino e la vittoria in Coppa Italia contro la Lazio di Sarri. Gli uomini di Nicola, invece, si sono ripresi da un pessimo periodo grazie ai tre punti guadagnati al “Via del Mare” contro il Lecce. L’allenatore degli ospiti, Max Allegri, ha presentato la partita in conferenza stampa. Ecco le parole del tecnico dei bianconeri.

«La partita di domani è complicata. L’ambiente spinto dai tifosi è difficile e Nicola sta facendo un ottimo lavoro. Sarà difficile come tutte le partite di campionato, va affrontata con il piglio giusto e dobbiamo metterci con atteggiamento pari a quello della Salernitana. Sarà uno scontro importante per la classifica, abbiamo quasi gli stessi punti».


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«Bonucci ha l’influenza da tre giorni, Pogba il solito. Paredes ha un fastidio alla zampa d’oca, non sarà convocato. Poi tutti a disposizione tranne Kaio Jorge».

«Per quanto riguarda De Sciglio sta bene fisicamente ed emotivamente, è sereno e tranquillo. È un giocatore importante come tutti gli altri ed è serio. Per quanto riguarda le minacce sui social, purtroppo sono cose che accadono tutti i giorni e dietro uno schermo si nascono persone del genere. Purtroppo nel mondo funziona così e non bisogna dare importanza».

«Bisogna cercare di andare avanti nelle coppe. Abbiamo due partite di campionato e poi ci tufferemo nell’Europa League. Domani non ho ancora deciso, ma non credo di cambiare modulo. Vlahovic sta bene, è più leggero e dinamico rispetto a quando è arrivato, non è mai stato tanto bene quanto adesso. Kean sta bene e lasciarlo fuori, al momento, per me è difficile. Sta diventando un giocatore importante. Quest’anno è totalmente cambiato rispetto all’anno scorso».

«L’obiettivo ora è quello di raggiungere la dodicesima in classifica, e scalare piano piano. Domani è una partita da vincere. In tre partite di campionato abbiamo fatto solo un punto, dobbiamo riprendere il cammino».

«Abbiamo tanti giocatori che rientrano dagli infortuni, da tanto tempo di inattività. Domenica abbiamo la Fiorentina e in partita vanno fatti dei cambi. È normale che è più facile avere giocatori tecnici. Tutti i giocatori devono dare una mano. Chiesa sta bene, sono contento».

«Psicologicamente bisogna stare sempre bene, indipendentemente da questa situazione. Ci sono stati tolti 15 punti a metà campionato, quindi dobbiamo lavorare per raggiungere quella davanti a noi. Più ne superiamo più vuol dire che facciamo bene».

«Fagioli è cresciuto molto in un momento in cui c’erano molte assenze. Ho messo dentro i giovani e hanno dato risposte importanti. Hanno portato entusiasmo e tecnica. Fagioli e Miretti hanno fatto tante partite, poi Soulé, Iling-Junior… Hanno fatto bene e possono solo migliorare».

«Dobbiamo fare bene sul campo. Non devono esserci alibi. Con il Monza abbiamo fatto un pessimo primo tempo. Dobbiamo continuare a fare bene in campionato, e questo ci porterà bene a fare nelle coppe. È impensabile staccare la spina in campionato e pensare di fare bene nelle coppe».

«Abbiamo la Salernitana due punti dietro, quella davanti è il nostro obiettivo, dobbiamo prenderla. Ci permette di pensare un passettino alla volta, non abbiamo altra scelta. In questo momento c’è un dato di fatto: ci sono stati tolti punti e ne abbiamo 23. Dobbiamo raggiungere i 40 punti, che sono quelli della salvezza, mi viene da ridere ma è così. Dobbiamo avere l’obiettivo di prendere le squadre davanti: questo ci consente di tenere alta la concentrazione».

«Nicolussi Caviglia è stato sfortunato per l’infortunio al crociato. È un ragazzo bravo a giocare a calcio ma è anche un ragazzo caratteriale: ha lavorato molto bene e lo sta dimostrando. Ce ne sono tantissimi del settore giovanile della Juventus che stanno giocando in prime squadre. Si è fatto un ottimo lavoro. In cinque anni è molto probabile che li vedremo giocare nella Juve. L’Under23 è molto diversa dalla Primavera, va fatta una riforma totale, in pratica è Serie C, con la Primavera c’è troppa differenza».

Fine conferenza.

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