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Una Salernitana stoica deve piegarsi nel finale: l’analisi del match

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Nonostante abbia tentato di resistere ad oltranza, la Salernitana deve arrendersi alla Fiorentina nel finale. L’analisi del match.

L’analisi del match tra Salernitana e Fiorentina

Come già accaduto nelle precedenti uscite, Colantuono sceglie di schierare uomini che possano consentirgli di cambiare assetto tattico in corsa. Si parte con un 3-4-1-2. Davanti a Ochoa, che ha vinto il ballottaggio con Costil, ci saranno Pierozzi, Fazio e Pirola. Sambia e Bradaric agiranno come laterali a tutta fascia, mentre al centro si posizionano Legowski e Basic. A supportare Ikwuemesi e Tchaouna sarà Candreva.

Italiano sorprende tutti, evitando di schierare punte di ruolo: infatti, Kouame, nonostante le assenze di BeltranBelotti e Nzola, si accomoda in panchina. Saranno Ikoné, Castrovilli e Sottil a supportare il falso nove Barak, mentre a centrocampo agiranno Lopez e Duncan. Davanti a Terracciano, ci saranno Kayode, Martinez Quarta, Ranieri (ex della partita) e Parisi.


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Il primo tempo

In avvio, si nota subito come Candreva goda di grande libertà di movimento in fase di possesso, potendo anche accentrarsi, per lasciare spazio a Bradaric sull’out di sinistra. Quando la Salernitana difende, invece, il numero 87 si allarga sulla fascia, formando quasi una seconda linea a quattro, davanti a quella difensiva. Infatti, mentre Bradaric si abbassa, facendo scalare i tre difensori verso destra, Sambia tende a rimanere più alto.

La Fiorentina fa girare la palla e mantiene il baricentro molto alto in quest’inizio di gara, ma non riesce ad incidere. Proprio sfruttando quest’assetto spregiudicato degli avversari, la Salernitana potrebbe rendersi pericolosa in contropiede.

Alla metà della prima frazione, sembra che gli ospiti abbiano perso quella facilità di palleggio che aveva caratterizzato i primi 20′. I Granata aggrediscono i portatori di palla viola, non lasciando loro lo spazio necessario per girarsi e alzare la testa. Italiano, resosi conto delle difficoltà dei suoi, fa segno di battere maggiormente le linee di passaggio verticali.

Al 37′, approfittando di una svista della difesa viola, Sambia si libera all’altezza del dischetto del rigore sugli sviluppi di un corner, ma liscia clamorosamente il pallone. L’occasione granata sembra aver svegliato la Fiorentina, che tira in porta con Ikoné, la cui conclusione a giro trova i guantoni di Ochoa.

La Fiorentina ha delle evidenti difficoltà nell’arrivare davanti alla porta, poiché Barak risulta spesso assente nella posizione che dovrebbe essere occupata dalla punta centrale. Nella prima occasione in cui il numero 72 riesce a posizionarsi nella maniera corretta, la Viola va vicina al gol: al 42′, è Ikoné a sprecare.

Il finale della prima frazione vede due ammonizioni, per due calciatori (Basic e Sottil) protagonisti di un battibecco al centro del campo.

Il secondo tempo

Dopo poco più di 40″ la Fiorentina va vicinissima al gol del vantaggio, sfruttando l’atteggiamento aggressivo di una Salernitana che si fa trovare troppo sbilanciata. Dopo aver bruciato tutti in velocità, su un passaggio in verticale, Sottil spara addosso al portiere avversario.

La Salernitana sembra aver imparato la lezione: dopo lo spavento, ricomincia a tenere basso il baricentro, pronta a ripartire nel momento opportuno. Intanto, rispetto alla prima frazione, i ritmi si sono sensibilmente alzati.

Al 62′ arriva il primo cambio della gara, con Pirola (infortunato) che lascia il campo per far spazio a Pellegrino: non cambia nulla dal punto di vista tattico.

I Granata fanno molta densità davanti alla propria area di rigore, non concedendo spazi alla Fiorentina. Per rimescolare un po’ le carte, Italiano dovrebbe inserire una punta: l’unica a disposizione è Kouame, che, in ogni caso, non è un vero e proprio centravanti.

Con l’ingresso in campo di Martegani (al 68′), finisce la 500ª gara in A di Candreva e si passa al 3-5-2, poiché il 7 viene schierato da mezzala sinistra. Contemporaneamente, esce Ikwuemesi, sostituito da Weissman. Due minuti dopo, Vincenzo Italiano inserisce Kouame al posto di Castrovilli, consentendo a Barak di spostarsi sulla trequarti. Il fantasista ceco mostra subito di essere a proprio agio tra le linee, risultando imprendibile per i difensori avversari.

Kouame sciupa un’occasione gigantesca al 76′, tirando addosso ad Ochoa da due passi. La Salernitana si era fatta sorprendere di nuovo in verticale: si tratta di un errore ricorrente della difesa granata, tipico di questa disastrosa stagione. Poco più di tre minuti dopo, è proprio l’attaccante ivoriano a mettere dentro il pallone dell’ 1-0, saltando più in alto di Pellegrino, che se l’è un po’ perso.

All’84’, Colantuono lancia Simy, che prende il posto di Basic, e Zanoli, al quale fa spazio Sambia: si ritorna al 3-4-1-2, con Martegani in mediana e Tchaouna sulla trequarti. Pochi minuti dopo cambia anche Italiano, che sostituisce Barak con Milenkovic, passando al 3-4-3.

Al 95′, raddoppia Ikoné, che, solo al centro dell’area, non può non battere a rete con sicurezza.

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