La Salernitana ci prova, ma anche da Catanzaro esce con uno zero alla voce ‘punti’, e Maurizio Milan lascia poco all’interpretazione nel post partita: Colantuono ha le ore contate. La partita del “Ceravolo” non è stata negativa, ma per la penuria di attaccanti ora il mister rischia, anche oltre i suoi demeriti.
Capolinea per Colantuono, che farà la Salernitana?
La sconfitta di Catanzaro apre un baratro nella classifica dei Granata ma anche sotto la panchina di mister Colantuono. Il suo tempo è giunto ancora una volta alla fine e dopo il quarto richiamo siamo alle soglie del quarto flop. Lo stesso Milan, nel post partita, apre a nuovi scenari: “Valuteremo con il direttore petrachi cosa vuole fare sul mercato e valuteremo la sua posizione in overall”. Al “Ceravolo” la Salernitana le prova tutte, meriterebbe anche qualcosa in più, ma era una gara da ‘dentro o fuori’, a prescindere dalla prestazione, e quel gol annullato all’ultimo secondo da Perenzoni fa da ago della bilancia.
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Appena cinque punti, con l’unica esaltante vittoria nel mezzo con la Carrarese, ma anche la pesante sconfitta con il Sassuolo. Una media punti inevitabilmente più bassa del predecessore e che consegna anche una riflessione sincera su un andamento, quello del mister ischitano, che evidentemente non era così sballata in base anche in virtù delle tante defezioni sui quali i due tecnici hanno giocato come sulle montagne russe.
E quando sembrava che le prestazioni iniziassero a salire, è arrivato un nuovo declino, come un fuoco di paglia, anche più velocemente di quanto fatto con il tecnico ischitano. Ora la voragine sotto la panchina del Cola è sempre più evidente. La retrocessione non è poi una probabilità così lontana e pessimistica: cambiare mentalità, eventualmente anche un modulo e uomini ad una squadra, è cosa difficile, anche con un girone intero ancora da giocare.
Se quindi il campionato si decide nel girone di ritorno, ora servirà un torneo a parte per la Salernitana: l’obiettivo dei 44 punti per la salvezza è fattibile, ma servirà un’altra testa.
La lista dei papabili
E come sempre avviene in questi momenti si passa ai nomi disponibili per tentare quella che in questo momento sembra un’impresa. Andreazzoli – che pare al momento il favorito ma necessita di chiarezza sul mercato – ma anche Breda, Vivarini, Gotti, ma anche Pirlo, Iachini ed Aquilani, con quest’ultimo che potrebbe superare tutti visti i buoni uffici con il DS Petrachi per il buon lavoro fatto.
Il tempo dei casting è storia, ora come ora riuscire nell’indovinare il nome buono per cambiare il grip sulle menti dei calciatori è tutt’altra storia. Attenzione però, potrebbe esserci anche un ritorno al passato con il richiamo di Martusciello poiché il tecnico è ancora sotto contratto con il club.