La Salernitana, nella 22ª giornata del campionato di Serie B, è ritornata alla vittoria, battendo la stoica Reggiana di Viali grazie alla doppietta di Cerri. Il rigore al minuto 100’ salva Breda e condanna gli emiliani, rimontati da una squadra intimorita ma ben consapevole del risultato da ottenere.
Salernitana vittoria di fiducia al fotofinish
La nuova Salernitana di Breda inizia a portare a casa i primi frutti, questi fondamentali per ripartire, dopo la sconfitta nell’ultima uscita contro il Sassuolo capolista. La gara contro la Reggiana era tutto tranne che scontata ed a dimostrarlo è stata la stessa squadra granata, per l’occasione in tenuta bianca, che in inferiorità numerica si è addirittura portata avanti. Mister Breda ha, comunque, dal canto suo, saputo reagire molto bene e con i cambi, in particolar modo quello di Verde, e la caparbietà dei ragazzi è riuscito a svoltare il match.
Tra errori evitabili ed indecisioni fatali: la situazione della retroguardia
La vittoria a tinte granata non annulla quelli che sono stati i rischi corsi per gran parte della gara dalla formazione di Breda: il bolide dalla distanza di Portanova, nella prima frazione di gioco, e la risposta per nulla perfetta di Sepe evidenziano il momento della retroguardia salernitana, troppe volte trovata scoperta ed insicura. Sepe, sicuramente, ha dimostrato questa sua indecisione costante di scelta, ma i tre centrali di difesa non hanno sicuramente fatto di meglio, mostrando tutti cose molto positive ed altre negative.
Partendo dal nuovo innesto, Lochoshvili, si è notato, in occasione del gol subito, mancanza di aggressività sul giovane Vergara, lasciato troppo libero di dribblare e crossare verso Portanova. D’altra parte, come confermato dallo stesso Breda in sala stampa, al georgiano è difficile recriminargli impegno e sacrificio, nonostante le difficoltà tecniche: «Mi è piaciuta l’intensità messa in campo dai giocatori, come Lochoshvili che è uscito coi crampi».
Ferrari e Ruggieri, lanciati insieme all’ex Cremonese dal 1′ minuto, hanno altresì alternato grandi giocate, rispettivamente il rigore guadagnato e l’assist visionario per il gol annullato di Cerri, ad altre molto negative, facendosi trovare impreparati e morbidi nelle marcature di Portanova e Vido sul gol subito.
La situazione in mediana: Amatucci faro imprescindibile
Ben diverso è, invece, il discorso concerne il centrocampo granata. Breda decide ancora per il 3-5-2, mettendo muscoli e qualità al servizio della squadra grazie all’atletismo di Tongya, che stava per ringraziare il mister della fiducia con una bordata dal limite finita sfortunatamente sulla traversa. Affianco al prodotto della Juventus Next Gen presenti Reine-Adelaide, in questa uscita meno appariscente del solito, ed il giovane ma già imprescindibile Amatucci che per l’ennesima volta ha dimostrato di avere un motore superiore a tutti ed ad essere sempre un riferimento in mezzo al campo per la squadra.
Stojanovic e Njoh ripagano Breda: fasce ad alta velocità
Scelte che hanno destato molti dubbi riguardo gli esterni, con Njoh ancora una volta confermato su Corazza, e con Stojanovic vincente nel ballottaggio con Ghiglione. Risultati delle decisioni comunque positivi. Il francese corre tanto e prova sempre ad essere un’opzione per i compagni sull’out mancino, mentre Stojanovic, sulla destra, nonostante qualche errore tecnico di troppo, ha dimostrato che la sua esperienza può rivelarsi molto utile in futuro.
Tandem d’attacco: Cerri trascinatore e Raimondo impalpabile
Continuità data al tandem d’attacco granata, con Cerri e Raimondo confermati per insidiare la porta di Bardi e la retroguardia emiliana, orfana dello squalificato Lucchesi. Raimondo, però, si è dimostrato ancora acerbo per la causa granata, ma con un maggiore apporto da parte della squadra alla fase offensiva e con una sua ritrovata condizione fisica, anche le prestazioni del classe 2004 originario del Cilento potranno incidere sul morale della rosa.
«Mi sentivo di calciare e mi sono preso la responsabilità».
Capitolo completamente diverso, come dimostrato da questa dichiarazione, per Cerri che in brevissimo tempo si è caricato di responsabilità e sta provando a suon di gol, già tre in due partite, sponde e sacrificio ad alleggerire un ambiente pieno di pressioni. Vitale il suo utilizzo per Breda e per la squadra.
Sostituzioni decisive: Breda la risolve cosi…
In una gara molto intensa, che ha mostrato sin dai primi istanti del secondo tempo, con l’espulsione per Ignacchiti, una completa apertura dei giochi a favore della Salernitana, sprecata dando, comunque, il vantaggio alla compagine di Viali, Breda è stato costretto a cacciare il coniglio dal cilindro dalla panchina. Decisive le scelte e l’atteggiamento di alcuni dei subentrati. Verde e Bronn su tutti, infatti, si sono approcciati alla partita mettendo subito tanta qualità ed intensità a disposizione dei compagni. Verde inventa l’assist per il gol del pareggio di Cerri, e cerca spesso, con la sua qualità raffinata, la giocata vincente, mentre Bronn, oltre a tentarci spesso anche lui (da segnalare una bellissima conclusione dal limite terminata di poco sul fondo), aggiunge leadership e grinta in un complicatissimo momento di gestione mentale della partita. Fondamentali entrambi.
Caligara e Braaf, invece, non sono riusciti a dare la scossa sperata. Il centrocampista ex Sassuolo è molto vivace ma inconcludente, mentre l’olandese cerca spesso la soluzione personale, innervosendo, e non poco, i tredicimila presenti allo stadio “Arechi”.