La Salernitana non ha ancora in tasca la salvezza, ma i dirigenti stanno già lavorando alla squadra che verrà. Nella conferenza post partita nella gara con il Sassuolo, le parole di De Sanctis hanno dato un immaginario di sfondo al mercato, ma la prima necessità è capire chi riscattare e chi no.
Dia e Pirola, una necessità della Salernitana
I Granata, soprattutto quella timonata da Paulo Sousa, ha messo in vetrina molti giocatori sui quali si sono accesi gli interessi di alcuni club, e contestualmente anche le ansie dei tifosi. La paura di vedersi scappare via quei beniamini che potrebbero far fare un salto di qualità al Cavalluccio nel prossimo futuro, non fa dormire sonni tranquilli anche se il primo obiettivo resta la salvezza. Dopo la sconfitta di Empoli quella manciata di punti è ancora là, in attesa, l’ansia certamente sale, ma quello cuscinetto di punti con la terzultima, a quattro giornate dalla fine fa restare l’ambiente vigile.
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E a quattro giornate dalla fine chi di dovere guarda al mercato, chi dall’altra parte della barricata – i tifosi – osserva sperando che prima di tutto si consolidano le basi. Poco più di un anno fa, infatti, Iervolino rinunciava a Sabatini con la conseguenza di dover rifondare una squadra di sana pianta. Ora che quella pianta è cresciuta bene bisogna proteggerla. Dia e Pirola, sono solo alcuni dei nomi sui quali si è mosso un certo interesse generale, e proprio su questi tre la Salernitana si è mossa preventivamente mettendo subito in chiaro la situazione. Rimarranno tutti e due, su di loro verrà esercitato il diritto di riscatto (ma l’Inter ha un opzione di contro riscatto).
Su Ochoa c’è la volontà delle parti per continuare insieme; su altri calciatori da riscattare verranno fatte valutazioni a salvezza centrata. Più complicato, invece, il discorso su Nicolussi Caviglia. Il riscatto è fissato a 8 milioni, anche qui la Juventus, che ne detiene il cartellino, potrebbe esercitare un contro riscatto (fissato a 10 milioni), ma la condizione è ben più complicata di così. La Juve è nell’occhio del ciclone, e potrebbe subire altre penalizzazioni fino alla retrocessione d’ufficio. Per cui le valutazioni potrebbero portare verso una scelta o l’altra a seconda di ciò che capiterà ai bianconeri, che si ritroverebbero il coltello dalla parte del manico qualora dovessero ridimensionare tutta la rosa.