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I venti minuti finali non bastano, Salernitana ancora sconfitta: all’Arechi passa il Bologna

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La Salernitana esce sconfitta tra i fischi dei tifosi presenti allo stadio “Arechi”: il Bologna passa 2-1 e sogna guadagnando, almeno momentaneamente, un posto in Europa. Ecco l’analisi dell’incontro.

Salernitana-Bologna, l’analisi del match

Altra sconfitta, altro tempo regalato agli avversari. La Salernitana scende in campo con un atteggiamento remissivo, timoroso. Dopo le difficoltà testimoniate nel match con la Fiorentina, specialmente dovute ad un centrocampo a due che non gira a dovere, Inzaghi opta nuovamente per tale schieramento e si ripropongono i problemi visti in precedenza.

Motta si affida al solito (e solido) 4-2-3-1 per il suo Bologna. Aebischer parte dalla panchina: in mezzo al campo prendono posto Moro e Freuler. Calafiori confermato al centro della difesa nonostante il rigore causato nel finale di partita contro il Lecce.


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Il primo tempo

I rossoblù partono forte, con un possesso palla molto ragionato. La Salernitana prova a pressare il portatore di palla, ma non riesce ad essere efficace. Al 9′ passa in vantaggio il  Bologna con Zirkzee. L’attaccante infila a porta vuota dopo una parata di Costil su un tiro dalla distanza di Posch. L’olandese è ben posizionato e approfitta dell’insicurezza della retroguardia granata, distratta e passiva nel corso dell’azione.

La Salernitana sembra guadagnare campo e si rende pericolosa con Bradaric e Dia, ma è solo fuoco di paglia. Si percepisce il forte disordine in fase offensiva, con la formazione di Inzaghi che non riesce a concretizzare e, soprattutto, fa fatica a mantenere il possesso. I granata sono in balìa degli avversari.

Al 20′ arriva il raddoppio dei felsinei. Il solito Zirkzee salta Costil e appoggia in rete senza difficoltà. L’attaccante approfitta dell’errore di Lovato, che effettua un retropassaggio che regala il pallone del 2-0 su un piatto d’argento.

La chiave del match, in questo avvio, è proprio Zirkzee: oltre a fare reparto da solo, riuscendo a giocare anche spalle alla porta per far salire i due esterni Saelemaekers e Ndoye, l’attaccante olandese è bravo a cercare eventuali imbucate e a saltare i suoi diretti marcatori. Gyomber e (soprattutto) Lovato sono in estrema difficoltà nel fronteggiarlo.

Un’altra criticità riguarda il centrocampo dei padroni di casa. Come contro la Fiorentina, la mediana composta da due uomini non riesce a reggere il campo e nel mezzo la Salernitana è costantemente in inferiorità numerica. Ferguson gioca tra le linee, Freuler e Moro vincono continuamente i duelli contro un Coulibaly sotto tono e un Legowski inconsistente. Il Bologna fa la partita senza correre rischi.

Già al 34′ Filippo Inzaghi è chiamato ad effettuare una sostituzione: fuori Lovato, in bambola già dai primissimi istanti, dentro Tchaouna. Cambia, così, anche la disposizione della squadra, che passa ad un 4-2-3-1 che dona più solidità dal punto di vista difensivo,  rafforza il centrocampo con gli esterni che riescono a raddoppiare e con il trequartista che infoltisce la mediana.

Il secondo tempo

La ripresa ricomincia con il Cavalluccio che non sembra avere la giusta aggressività per riacciuffare la partita ormai compromessa. Il Bologna sfiora il terzo gol con Ferguson, che si presenta a tu per tu con Costil e prova a piazzare, ma l’estremo difensore granata devìa sul palo per poi ritrovarsi la palla tra le braccia.

La Salerntiana inizia – finalmente – a crescere intorno al 70′, con Simy (entrato al posto di Ikwuemesi) che trova la sua prima rete alla seconda presenza stagionale. È il minuto 75 quando Maggiore pesce Candreva con un ottimo tocco morbido. Il capitano, spalle alla porta, appoggia e l’attaccante nigeriano piazza con il destro nell’angolino basso alla sinistra di Skorupski.

Nel finale la Salernitana ci prova con insistenza, ma è troppo tardi e la squadra non riesce a concretizzare. Gli ultimi minuti, inoltre, sono nervosissimi. I granata hanno tre occasioni che non sfruttano: prima con Daniliuc, che non ha il coraggio di tentare il tiro anche se libero all’interno dell’area (leggermente defilato sulla destra); poi con Pirola, che colpisce di testa libero in area, ma è impreciso e spedisce la palla al lato; infine, Simy al 97′ prova il tiro al volo, ma non inquadra lo specchio.

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