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Sabatini: “Salernitana squadra forte. Mikael? Intellettualmente un bidone”

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L’ex direttore sportivo della Salernitana, Walter Sabatini, è tornato a parlare della società granata. Sabatini si è espresso sia sul momento di forma degli uomini di Sousa e del campionato svolto fin qui, sia del periodo trascorso a Salerno in qualità di DS. Le dichiarazioni sono state rilasciate nel corso della trasmissione “Zona Mista”, in onda su TVOggiSalerno.

Sabatini: “Campionato Salernitana? Giudizio positivo”

Un’avventura breve ma intensa, quella che ha visto Walter Sabatini come DS della Salernitana. Il dirigente è tornato a parlare non solo del campionato, che vede i granata in una posizione più ‘comoda’ rispetto a quella vissuta durante la sua esperienza campana, ma anche dei prossimi avversari del Cavalluccio e della sua famosa sessione di mercato. Ecco le sue parole.


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Sulla squadra e sul campionato

«Il giudizio sul campionato della Salernitana è finora positivo. La squadra è forte. Se fossi il DS di un club di A non vorrei mai giocarci contro. Ha giocatori importanti, capaci di risolvere una partita in qualsiasi momento. La squadra, poi, è anche allenata in maniera ottima. A Salerno hanno fatto un ottimo lavoro. Paulo Sousa può ripristinare i fasti di Firenze. È un ottimo allenatore, sa tenere il gruppo e sa gestire le partite. Può fare assolutamente bene. Iervolino è ambizioso e con questa struttura tecnica si può fare solamente bene».

Sui prossimi avversari

«L’Inter è in difficoltà in questo momento, ma è sempre l’Inter. Ha calciatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento. Ma la Salernitana è tosta, coriacea, forte e sa come colpire l’avversario. L’Inter non dovrebbe stare tranquilla».

Sul famoso mercato invernale del 2022

«Mikael è intellettualmente un bidone, non ha la testa da calciatore ma ha caratteristiche importanti. Il suo tiro bruciante non l’ho visto ad altri. Gli manca la testa e nel calcio di oggi senza testa non vai da nessuna parte. Gli mancavano la capacità di razionalizzare e capire le circostanze. È stato un buco e mi rammarico, ma capita. Sulla mia campagna di gennaio a Salerno non ho avuto tempo di informarmi sul carattere dei calciatori. Con i calciatori più noti è andata bene, con quelli venuti da fuori è stato difficile. Anche con Mousset non è andata bene. Non ho potuto chiedere pareri e giudizi sui comportamenti».

Su Bonazzoli

«Federico è un grande giocatore. Lo dico senza mezzi termini. L’ho visto per sei mesi, tutti i giorni. Ha le sue fragilità emotive e caratteriali, ma ha colpi importantissimi. Il Bonazzoli dell’anno scorso sarebbe certamente andato in Nazionale, ha fatto una stagione straordinaria. Lui e Verdi sono stati determinanti per la salvezza».

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