Enrico Ruggeri, 63 anni è un nuovo calciatore dell’ASD Sona, società che milita in Serie D.
Sona: dopo Maicon, il club tessera Enrico Ruggeri
Enrico Ruggeri cantautore, scrittore, conduttore televisivo e radiofonico italiano è un nuovo calciatore dell’ASD Sona Calcio.
No, non è uno scherzo ma la realtà. Lo scorso 16 aprile il Sona, società veneta che milita nel girone B del campionato di Serie D ha tesserato il classe 1957. Un colpo mediatico per
i veneti che non sono nuovi ad acquisti del genere. Basti pensare che nel mese di gennaio la società del patron Paolo Pratella ha ingaggiato il classe 1981 Maicon, campione d’Europa con l’Inter nel 2010.
Lo stesso Pratella in un’ intervista rilasciata al Corriere Della Sera si è espresso sull’accaduto:
«Spiegatemi. Se il Parma in Serie A aveva ingaggiato Gene Gnocchi, perché non possiamo fare una cosa simile noi che siamo una squadra che gioca nei dilettanti? L’idea mi è piaciuta e ho detto sì, tutto qua».
Il due volte vincitore del Festival di Sanremo 1987 (insieme a Gianni Morandi e Umberto Tozzi con Si può dare di più) e del 1993 con la canzone Mistero è a disposizione dell’allenatore Damini per gli allenamenti, ma come detto dallo stesso Pratella «Ma Enrico non giocherà mica tutte le partite, solo qualche minuto se saremo salvi».
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Le similitudini con Biagio Antonacci
L’ingaggio di Enrico Ruggeri non è nuovo al calcio dilettantistico italiano. Il primo tesseramento di un cantante in una squadra di calcio risale all’annata 2002-2003.
Primeggia in questa classifica speciale il cantante Biagio Antonacci che nella stagione 2002-2003 è stato un calciatore della Cavese. Il cantante nativo di Milano disputò 34 minuti con la squadra di Cava de’ Tirreni, precisamente in una Cavese-Vittoria terminato 1-1 che sanciva la promozione in Serie C2 dei metelliani.
Lo stesso Antonacci in quella gara ebbe una clamorosa occasione per poter segnare nel giorno del suo debutto ma a due metri dalla porta colpì di ginocchio e palla finì tra le braccia del portiere.
«Ero emozionato, spero che la gente mi abbia perdonato. Sono felice, ho realizzato un sogno».
La canzone dedicata ai biancoblù
Nel 2017 Antonacci ha pubblicato nel suo album Dediche e manie un pezzo dedicato alla Cavese.
Il pezzo in questione è Stanco dove lo stesso Antonacci ha rivelato il senso della canzone:
«Le canzoni non sono mai autobiografiche ma questa un po’ lo è. Quando ho giocato in D con la Cavese: mi hanno fatto il cartellino per una sola partita in occasione di una grande festa a Cava de’ Tirreni, ero calciatore a tutti gli effetti, avevo 39 anni e ho sbagliato un gol che, se la palla fosse andata in rete, anche la Cnn ne avrebbe parlato. Sarei stato un cantante 39enne, entrato a 10 minuti dalla fine, che fa una rete in D… Ho pensato per anni a quel goal mancato, mettiamoci nei panni dei giocatori quando sbagliano i rigori».
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