Un allenatore vincente per una società che sogna di tornare al vertice del basket regionale: Roberto Castaldo ha concesso a SalernoSport24 un’intervista esclusiva in cui ha delineato obiettivi e ambizioni della Polisportiva Folgore Nocera.
Roberto Castaldo in esclusiva: “La Folgore punta in alto”
Il basket salernitano ritrova la Polisportiva Folgore Nocera: sogni e speranze del quintetto dell’Agro dalla viva voce di Roberto Castaldo, intervistato in esclusiva dal nostro giornale.
Coach, quali sono gli obiettivi della sua squadra per il campionato che scatterà domenica pomeriggio?
«Innanzitutto, la Folgore Nocera ha a cuore la pratica sportiva tra i più giovani, che avranno come sempre l’opportunità di giocare con la prima squadra. Siamo riusciti a trattenere la maggior parte dei giocatori che hanno partecipato due anni fa alla serie C Silver. Il nostro obiettivo è di raggiungere il miglior piazzamento possibile per provare a giocarci la promozione nei play-off».
Analizziamo nel dettaglio la composizione del roster.
«Prima di tutto, abbiamo riconfermato i due uomini di esperienza del gruppo: il play Massimo Del Prete e la guardia Giuseppe Mascolo. Ha deciso di restare con noi anche il lungo senegalese Khailfa Babacar Diop, che ho allenato per la prima volta a Torre Annunziata nel lontano 2006. Del roster faranno parte anche i ragazzi cresciuti nel nostro vivaio: Balzano, De Martino, Lamberti e Torre».
Quali sono invece i volti nuovi della Folgore?
«Abbiamo ingaggiato dalla Pallacanestro Salerno un giovane che rafforzerà il reparto dei lunghi, Michele Iannone. Con lui esordiranno diversi under nati tra il 2003 e il 2005».
Al debutto in Coppa Campania è arrivata una sconfitta di misura contro lo Sporting Club Torregreco. Che cosa non ha funzionato nella gara d’esordio di martedì scorso?
«Dal mio punto di vista, posso dire che questa partita è comunque andata bene: del resto, siamo ancora in ritardo di preparazione. In base ai nostri piani piani, raggiungeremo il picco di forma all’inizio di novembre: pertanto, sono consapevole che – almeno sul piano fisico – non potrò aspettarmi molto all’inizio. Devo dire che lo Sporting ha giocato davvero un’ottima gara. Dal canto nostro, potevamo selezionare meglio i tiri nel finale».
Un’ultima domanda: cosa dobbiamo aspettarci dal campionato che sta per iniziare?
«Pur occupando un posto di retroguardia nella gerarchia federale, la serie D è uno dei campionati più qualificati che esistano in Italia, se non altro per l’esperienza dei giocatori e il prestigio di molte società. Dal punto di vista agonistico, mi aspetto un grande equilibrio, che si protrarrà fino al girone di ritorno. Solo a quel punto si definiranno i rapporti di forza tra le squadre, anche in considerazione della variabile infortuni».