È un arrivederci alla Serie A questo per la Rari Nantes Salerno che con la sconfitta per mano della Roma Vis Nova, saluta la massima serie. Quattro anni attraverso gioie, soddisfazioni e qualche ambizione finita in piscina troppo presto per i giallorossi. A fine gara il commento a caldo di Christian Presciutti la dice lunga sull’amarezza per il risultato.
La Rari Nantes Salerno saluta la A, Presciutti recrimina su…
È una retrocessione amara quella della Rari in cui, nell’accoppiamento precedente dopo la prima vittoria sul Posillipo, i giallorossi sembravano aver a portata di mano il proprio destino. Non è stato così, l’accoppiamento con Roma non ha portato bene alla formazione di Presciutti.
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Il tecnico campione d’Italia da giocatore con la Pro Recco, non la manda giù: «Essendo l’allenatore mi assumo tutte le responsabilità per questa retrocessione. Ho perso molte volte nella mia vita ma è proprio dalle sconfitte, dalle ceneri, che ci si rialza e si costruiscono le vittorie future: quelle più belle!».
Un passaggio d’obbligo è l’onore delle armi per la sua squadra che ha dato tutto quello che aveva: «Mi dispiace per i ragazzi che hanno dato tutto e stanno soffrendo, ma voglio ringraziarli per la dedizione e l’impegno che hanno messo nel quotidiano in tutta la stagione».
L’andamento della gara visto da bordo campo: «Mi dispiace per la società, i tifosi e per il nostro presidente. Per la partita in sé sicuramente l’assenza di Bertoli ha inciso, la squadra ha lottato anche per lui ma non è bastato. Abbiamo preso gol facili e in avanti abbiamo sprecato troppe occasioni per la mole di gioco che abbiamo creato».
Infine si passa dalle perplessità sulle scelte dei giudici di gara al saluto ai tifosi: «Non è mia abitudine parlare dell’arbitraggio ma certe situazioni andrebbero chiarite una volte per tutte: conosco abbastanza bene la pallanuoto eppure certe scelte prese mi lasciano perplesso! Infine ringrazio tutti i nostri tifosi per il sostegno dato in tutta questa stagione».