Una campionessa del mondo al PalaZauli: Rae Lin D’Alie – intervistata in esclusiva dal nostro giornale – è già proiettata alla sfida di domenica pomeriggio tra la “sua” Alama San Martino di Lupari e la OMEPS Battipaglia.
Intervista esclusiva a Rae Lin D’Alie
Un viaggio sentimentale più che una trasferta di campionato: la «salernitana d’America» Rae Lin D’Alie è pronta per un ritorno a casa davvero speciale. Ricordi e suggestioni del passato – compresa la sua esperienza in A2 a Salerno, prima tappa di una carriera ultradecennale nel basket tricolore – resteranno però sullo sfondo quando scoccherà l’ora di OMEPS Battipaglia-Alama San Martino di Lupari. Una partita-chiave per entrambe le contendenti, di cui la la 36enne play del Wisconsin ha parlato in esclusiva per SalernoSport24.
Domenica busserete alla porta di una squadra che, nonostante un bilancio ampiamente negativo, è ancora in corsa per i play-out.
«Dopo il successo di domenica (contro la RMB Brixia, ndr), giocheremo un’altra partita decisiva sulla strada dei play-off. Abbiamo preparato la trasferta a Battipaglia con un solo obiettivo in testa: conquistare due punti preziosissimi. In un momento della stagione come questo, siamo consapevoli dell’importanza di questa gara, che dovremo interpretare con la massima intensità dall’inizio alla fine».
Nelle ultime settimane, la OMEPS ha rinnovato in profondità il suo roster: dopo gli ingaggi di Domenguer e Policari, si avvicina anche il debutto di Smorto, che ha appena concluso la sua esperienza in Germania. Cosa temete di questa trasferta?
«Sappiamo che Battipaglia affronterà questa partita con grande agonismo perché vuole vincere. Di conseguenza, dovremo essere attente e concentrate al 100%».
Potrebbe interessarti anche:
Quali ricordi conserva delle tre stagioni che ha trascorso a Salerno?
«Salerno mi ha accolta all’inizio della mia carriera in Italia. Conserverò per sempre un ricordo bellissimo della città e delle ragazze con cui ho giocato all’epoca. Un ambiente speciale anche per i pranzi in famiglia e le partite a burraco. L’accoglienza che abbiamo ricevuto io e mia sorella è stata fondamentale per abbracciare la cultura e la mentalità italiana».
Nel corso di questa stagione, lei è diventata la prima giocatrice di sempre a realizzare almeno una tripla doppia sia in A1, sia in A2. Qual è il segreto della sua longevità agonistica?
«Non potrei giocare ancora ad alto livello se non avessi voglia di continuare a lavorare in palestra e di migliorarmi costantemente. Poi, è importante essere circondati da persone che credono in te: anche per questo, sono grata alla Lupebasket e al mio allenatore, Giuseppe Piazza, che mi ha dato l’opportunità di giocare una pallacanestro che rispecchia la mia personalità».
Anche se il campionato deve ancora entrare nel vivo, la mente già corre al preolimpico di Debrecen, dove la Nazionale di basket 3X3 conquistò una storica qualificazione per i Giochi olimpici di Tokyo. Quali sono le sue aspettative per il torneo che assegnerà gli ultimi tre biglietti per Parigi 2024?
«È un appuntamento che ho già segnato da tempo sul calendario. Sappiamo che dovremo dare il meglio di noi stesse per uscire vittoriose da questo torneo. Così com’è accaduto tre anni fa – quando abbiamo centrato la qualificazione olimpica – ci aspetta una lotta totale fino all’ultimo secondo: chiunque, infatti, entrerà in campo con la convinzione di dare tutto per andare all’Olimpiade. Speriamo che il destino sia benevolo anche questa volta».
Magari con un epilogo simile a quello di tre anni fa, quando lei segnò sulla sirena il canestro della vittoria proprio contro l’Ungheria…
«Sì, sarebbe bellissimo».