É intervenuto ai nostri microfoni il portiere della Paganese Mario Pinestro che ci ha parlato del mondo azzurrostellato e della prossima gara di domenica contro la Gelbison.
Pinestro, Paganese: “Il nostro obiettivo è la salvezza”
Mario Pinestro è un portiere classe 2004. Cresce nel settore giovanile azzurrostellato fino ad arrivare in prima squadra dove lo scorso anno debutta contro la Vis Artena e colleziona 18 presenze ed attualmente è il primo portiere del gruppo di mister Agovino. Pinestro è un portiere dotato di una buona tecnica individuale, gioca con entrambi i piedi con ugual disinvoltura. Bravo nelle uscite riesce ad essere sempre ben posizionato tra i pali ed ha una fisicità importante.
Rigori parati a Caserta e Sorrento, studi i rigoristi prima di ogni partita o giochi d’intuito quando te li ritrovi dagli undici metri?
“Prima di ogni partita li studiamo tramite video, insieme ai colleghi e anche ai preparatori, grazie anche all’aiuto del preparatore Stefano Russo. Viviamo anche un po’ di sensazioni, quindi direi un 50 e 50”.
Quanto devi a questa società che ti ha cresciuto e che quest’oggi crede in te?
“Mi trovo qui da sei anni, dall’under 16. Sin dal settore giovanile, la società non mi ha fatto mancare nulla, è sempre stata disponibile nei miei confronti. Dal canto mio, cerco di dare sempre il 100% in campo, cercando di aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi”.
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Quali aspetti pensi siano necessari quest’anno da dover migliorare?
“Nel calcio tutti sperano di poter vincere, ma rispetto allo scorso anno vi sono più difficoltà, ragion per cui il nostro obiettivo – non lo nascondiamo – è la salvezza”.
Quali sono le tue impressioni in vista del derby?
“Sappiamo di incontrare una squadra di ottimi giocatori. Sarà una battaglia tra noi e una società che lo scorso anno ha disputato la Serie C. Loro non vincono da due giornate e avranno certamente voglia di riscatto. Andremo a battagliare, facendo come sempre la nostra partita. Attaccanti della Gelbison? Barone lo incrociai la scorsa stagione ad Agri ed è davvero forte, così come lo sono Bubas e Croce. Bisognerà far buona guardia in fase difensiva: cercheremo di limitarli. L’approccio sarà fondamentale: daremo il massimo dal 1’ e, forse, solo così potremo ottenere un buon risultato”.
Dove ti vedi in futuro? Qual è il tuo sogno più grande?
“Non mi piace parlare di futuro, ora penso solo alla Paganese. Il mio sogno nel cassetto è sicuramente quello di raggiungere i massimi livelli, magari con un top team, e farò il possibile per arrivarci. Sarà sicuramente dura, ma rappresenterebbe per me una grandissima soddisfazione”.
