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Paulo Sousa quasi al capolinea: difficoltà che si riflettono nelle formazioni schierate

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La pesante sconfitta di Monza patita dalla Salernitana sta facendo scricchiolare la panchina di Paulo Sousa. Il tecnico lusitano, dopo la convincente prova contro l’Inter, sembrava potesse dare nuova linfa vitale alla squadra, ma la trasferta in Brianza ha fatto vedere gli stessi fantasmi visti ad Empoli. Andiamo ad analizzare le scelte dell’allenatore granata adottate durante la stagione.

Paulo Sousa: quante formazioni cambiate in stagione

La stagione 2023-2024 di Paulo Sousa sulla panchina della Salernitana si sta rivelando più complicata del previsto e le formazioni schierate sono lo specchio di queste difficoltà.


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In nove uscite ufficiali, tra campionato e Coppa Italia, il tecnico lusitano ha messo in campo ben otto schieramenti diversi. Scelte condizionate soprattutto dagli infortuni patiti ad inizio stagione e dal mercato a scoppio ritardato.

Nel primo turno di Coppa Italia contro la Ternana, i granata si sono ritrovati con 18 giocatori disponibili, di cui tre provenienti dalla formazione Primavera. L’unico volto nuovo in campo è il portiere Benoit Costil, “il portiere di coppa” così definito dall’allenatore, accompagnato da diverse seconde linee. Junior Sambia (mai più rivisto nelle partite successive), Mamadou Coulibaly (in seguito ceduto in prestito al Palermo), Matteo Lovato ed Erik Botheim completano il turnover forzato. Daniliuc è infortunato insieme a Bohinen e Mazzocchi, mentre Cabral, Stewart, Ikwuemesi, Martegani e Legowski ancora non avevano siglato il loro accordo con i granata. Ochoa e Dia sono in panchina, ma fisicamente non al meglio. I granata ottengono, grazie ad una punizione di Candreva, l’unica vittoria di questa stagione e il passaggio del turno.

Arriva il campionato: trasferta complicata in quel di Roma contro la squadra di José Mourinho. Ochoa ritrova posto tra i pali, mentre Fazio sostituisce l’infortunato Pirola. Nel 3-4-2-1 ritrovano spazio anche Mazzocchi al posto di Sambia e Maggiore al posto di M. Coulibaly. Di riffa e di raffa, i granata ottengono un punto prezioso grazie alla doppietta di Candreva. Nella seconda giornata, c’è l’esordio casalingo in campionato contro l’Udinese: Sousa ritrova Pirola al posto di Fazio e fa sedere Maggiore e Botheim per i recuperati Bohinen e Dia. Il gol del senegalese salva ancora una volta i granata dalla sconfitta.

Alla vigilia della terza giornata di campionato, la Salernitana si ritrova priva del suo giocatore migliore, Boulaye Dia. Il senegalese non prende bene il mancato il passaggio al Wolverhampton negli ultimi giorni di mercato e Sousa è costretto a fare di necessità virtù. Botheim ritrova il posto da titolare al centro dell’attacco, mentre c’è l’esordio dal 1′ per i nuovi acquisti Jovane Cabral e Mateusz Legowski, preferiti a Mazzocchi e Bohinen. I granata trovano la prima sconfitta stagionale a Lecce (2-0) e riprendono le ostilità dopo la sosta per le Nazionali.

Il caso Dia e l’inserimento dei nuovi: la vittoria non arriva

La sosta porta in dote l’infortunio di Lassana Coulibaly, quindi il mister granata viene costretto di nuovo alle grandi opere di restyling. In vista della gara casalinga contro il Torino, Bohinen e Mazzocchi ritrovano il posto da titolare a scapito proprio di Coulibaly e Kastanos, con Botheim confermato in avanti al posto dell’infortunato Dia. Lo 0-3 finale certifica lo stato comatoso dell’Ippocampo. Contro il Frosinone in casa, arriva il momento di esordire dal 1′ per Agustin Martegani. L’argentino viene schierato in un ruolo non suo, quello di mediano, al fianco di Maggiore. A fare loro spazio saranno Bohinen e Legowski. Ritrova spazio anche Kastanos e Cabral, dopo aver svolto il ruolo sia di laterale a tutta fascia che di trequartista, viene provato “falso nueve” al posto di Botheim. La partita termina 1-1, con il capoverdiano in gol.

Forse il momento della svolta è arrivato. Per la prima (e finora unica) volta in stagione, Sousa mantiene gli stessi undici della partita precedente. Decide di rischiare durante un turno infrasettimanale, a pochi giorni di distanza dalla partita con il Frosinone. La trasferta di Empoli si rivelerà un disastro: sconfitta per 1-0, infortunio di Candreva e peggiore prestazione della stagione.

La posizione del tecnico inizia in questo preciso momento a scricchiolare, contro l’Inter all’Arechi serve una reazione. Il portoghese decide di contrastare i nerazzurri con uno schieramento a specchio: un 3-5-2 camuffato che vede Bohinen alle spalle di Martegani e Legowski. Candreva è costretto a dare forfait insieme a Pirola, ma tornano Dia e Daniliuc. Panchina, invece, per Mazzocchi, a cui gli viene preferito Kastanos come laterale, e Maggiore. L’Inter prevale per 4-0, ma per 65′ si vede la migliore Salernitana della stagione. Ciò spinge la società ad insistere ancora con l’ex allenatore della Fiorentina, ma la trasferta di Monza non porta svolte positive. Il ritorno al 3-4-2-1 è un disastro totale che porta alla sconfitta per 3-0. Mazzocchi e Pirola ritornano titolari al posto di Bradaric e Lovato, ma non riescono ad incidere. Candreva ritorna al posto di Martegani, però, nonostante un’ottima prestazione, Di Gregorio gli chiude la porta.

La panchina di Paulo Sousa ora traballa e, sulle pagine dei quotidiani, sono già usciti i nomi dei possibili sostituti: si parla di Iachini, Semplici, Filippo Inzaghi e anche Igor Tudor. Chiunque dovesse arrivare al posto del lusitano, non si troverà certo in una posizione di comodo.

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