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Massimo Giudice: “Lotteremo per tenerci stretta la Serie A2”

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Due scudetti, due Coppe Italia, una Coppa CERS e due bronzi con la Nazionale femminile: il curriculum dell’allenatore della Campolongo Salerno Massimo Giudice, che ha concesso un’intervista esclusiva a SalernoSport24.

Intervista esclusiva a Massimo Giudice

Una questione d’amore: dopo aver allenato in due piazze storiche dell’hockey pista italiano come Bassano del Grappa e Giovinazzo, Massimo Giudice – intervistato in esclusiva dal nostro giornale – ha scelto di tornare a Salerno per riportare in alto i colori della Roller. Partendo dai giovani e da un campionato di transizione in Serie A2.

Coach, le sue impressioni sulla stagione regolare che volge ormai al termine.

«È un torneo molto equilibrato, in cui si può vincere e perdere contro tutte le squadre. Dal canto nostro, questa annata è servita per ridare slancio alla prima squadra e – al tempo stesso – per trovare nuove certezze a partire da un gruppo di cui fanno parte veterani e giovani emergenti. Sapevamo che questo campionato sarebbe stato difficile e i fatti si sono incaricati di dimostrarlo».

Si aspettava di più dalla Campolongo versione 2022/2023?

«No. Non c’è dubbio che la squadra abbia avuto troppi alti e bassi, soprattutto in trasferta. Tuttavia, questi sbalzi di rendimento sono imputabili essenzialmente agli impegni di lavoro che impediscono agli elementi storici del gruppo di allenarsi con continuità: in uno sport come questo, occorrerebbero almeno 3 o 4 sedute alla settimana. Pertanto, in alcune occasioni non eravamo pronti a sfidare avversari che sono giovani, veloci e preparati».

La Campolongo Salerno è tornata a giocare in un campionato nazionale dopo oltre un decennio. Un nuovo inizio per una piazza che, tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo secolo, ha giocato anche le coppe europee.

«Per noi era indispensabile partecipare alla A2, perché la Serie B ci stava stretta e comportava sacrifici incompatibili con il valore della categoria. In ogni caso, il problema più grande sono le spese che la nostra società deve affrontare sia per le trasferte in Toscana e Liguria, sia per le ore di allenamento, considerato l’elevato canone di affitto del palazzetto. Per nostra fortuna, possiamo contare sul patron della Campolongo Camisa».


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Anche se la salvezza non è ancora al sicuro, quali sono i piani a medio termine della società?

«Dobbiamo anzitutto rimanere con i piedi per terra: al momento attuale, la Serie A2 è il campionato più adatto alle nostre caratteristiche, sia per gli obiettivi della dirigenza, sia per la composizione stessa del roster. Lotteremo fino alla fine per centrare la salvezza, poi ragioneremo sul futuro, fermo restando che l’anno prossimo non dovremo soffrire come sta accadendo in questa stagione. Per il momento, la A1 è lontana».

Proviamo a spingerci più in là, allora, pensando anche all’attività giovanile…

«Una premessa: siamo ripartiti da zero, curando attentamente il reclutamento dei ragazzi per far sì che il vivaio tornasse florido come in passato. In particolare, stiamo lavorando per inserire le hockeiste, più che mai importanti perché la federazione e l’intero mondo dello sport stanno giustamente insistendo sulla parità di genere. Inoltre, siamo una delle poche società italiane attiva sia nel pattinaggio di velocità, sia nel pattinaggio artistico».

Lei è anche il commissario tecnico della Nazionale femminile, con cui ha vinto due bronzi agli Europei e sfiorato il podio nelle ultime due edizioni del Mondiale: risultati molto positivi per un movimento i cui numeri sono molto piccoli. Quali sono le prospettive di crescita dell’hockey pista femminile in vista della rassegna continentale che l’Italia ospiterà nel 2024?

«Se ragioniamo sui numeri e sulla qualità che abbiamo in Italia, i due quarti posti ai Mondiali e le due medaglie europee sono un vero e proprio miracolo. Pertanto, si tratta di proseguire su questa strada, inserendo gradualmente le ragazze dell’Under-17 (allenata dallo stesso Giudice, ndr), che hanno ben figurato negli ultimi due tornei di categoria. Ringiovanire la rosa sarà fondamentale per confermare questi risultati in futuro».

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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.

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