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Salernitana-Inter, le pagelle dei granata: Ochoa e Candreva inguaiano Inzaghi

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Salernitana ed Inter si affrontano in questo venerdì santo calcistico valido per la ventinovesima giornata di Serie A. Di seguito, le pagelle dei granata con sintesi della gara a corredo.

Salernitana-Inter: Candreva la raddrizza con Ochoa

Sia Paulo Sousa che Simone Inzaghi hanno completamente rivoluzionato l’undici iniziale. Il tecnico lusitano ha lasciato fuori a sorpresa Dia e Sambia in favore di Piątek e Bronn, con Vilhena a completare la cerniera di centrocampo in coppia con Lassana Coulibaly. I nerazzurri, invece, rivoluzionano l’attacco con il tandem Correa-Lukaku (lo stesso della partita con la Fiorentina) lasciando fuori Dzeko e Lautaro Martinez, mentre davanti alla difesa agisce Asllani (preferito a Brozovic), con Dimarco e Bastoni in panchina.

La partita comincia male per i granata, i quali al 6′ devono già raccogliere il pallone in fondo al sacco: lancio di Darmian letto male dalla retroguardia campana e Gosens ne approfitta per trafiggere Ochoa per l’1-0 Inter sulla sponda di Lukaku. Al 9′ i nerazzurri potevano già raddoppiare proprio con il centravanti belga, ma il suo diagonale sfiora il palo alla destra di Ochoa. Gosens è scatenato e Bronn sembra non riuscire a prendergli le misure: al 14′, cross dalla destra di Barella e stacco aereo del laterale tedesco che viene bloccato da Ochoa.

L’Inter insiste per cercare il raddoppio e, dopo un paio di trame tentate dalla Salernitana stoppate in fuorigioco, al 23′ Lukaku prova con un rasoterra facilmente bloccato da Ochoa. Un minuto più tardi, Correa approfitta di un buco di Bronn per tentare il gol della domenica, ma la palla sfiora soltanto la traversa. Al 33′, il “Tucu” ci prova ancora di testa sul cross di uno scatenato Gosens, ma “Memo” ci mette i guantoni e sventa la minaccia.

La prima occasione della Salernitana arriva al 43′: cross dalla destra di Bronn respinto corto da Acerbi e tiro di Coulibaly dal limite bloccato in due tempi da Onana. Nel finale di tempo, Ochoa è miracoloso nel negare a Gosens la doppietta con una parata ravvicinata di piede sul colpo di testa dell’ex atalantino.

Nella ripresa, Sousa rivede qualcosina e inserisce subito Dia al posto di un disastroso Bronn, con Kastanos spostato sull’out di destra. Secondo tempo che non parte benissimo per i granata che, al 49′, devono ringraziare il palo sul fendente scagliato da Barella dal limite dell’area (deviato da Ochoa con la punta delle dita).

Al 58′, brivido per Onana, costretto agli straordinari su un insidioso tiro-cross di Candreva dalla sinistra. Un minuto più tardi, Piątek ha la palla buona sul cross basso di Candreva, ma il polacco non riesce a deviare verso la porta da buona posizione. La Salernitana aumenta i giri e inizia a cingere d’assedio l’area nerazzurra, tentando il colpo a sorpresa con Dia al 63′ con la palla che esce larga.

L’Inter si ripresenta dalle parti di Ochoa con quattro occasioni clamorose: Ochoa è super su Mkhitaryan, Dumfries e De Vrij, mentre deve ringraziare la traversa sul colpo di testa in tuffo di Lukaku.

Sousa fa entrare in campo Nicolussi Caviglia e Troost-Ekong per Coulibaly e Pirola e l’ex Juve subito si fa notare con un tiro dalla distanza che esce di poco sul fondo. Inzaghi risponde inserendo Lautaro, Brozovic e Gagliardini al posto di Correa, Asllani e Barella. Al 72′, grandissima chance per il pareggio granata con Dia, il quale riesce ad impattare bene col destro sul cross di Candreva, ma la traversa gli strozza l’urlo in gola.

Inzaghi inserisce Dimarco per uno straripante Gosens, mentre Sousa risponde con Bohinen al posto di Vilhena. All’82’, Lukaku sorprende la difesa granata con un grandissimo pallone filtrante per Lautaro, ma Gyömbér è prodigioso nel recupero. Un minuto dopo, è Dia ad avere ancora il pallone buono in area, ma la conclusione è troppo centrale per impensierire Onana. All’84’, Ochoa ancora protagonista su Lukaku: grande riflesso del messicano per respingere il tiro dal limite del belga. I due allenatori, all’85’, si giocano gli ultimi due cambi: Dzeko per Lukaku e Botheim per Kastanos.

Nel finale, quando tutto sembrava perduto, Candreva al 90′ trova l’eurogol dell’ex e rimette la partita in parità: 1-1. Al triplice fischio, la Salernitana si gode il pareggio che vale il 29 in classifica, mentre i nerazzurri devono ancora rimandare l’appuntamento con la vittoria.

Le pagelle dei granata: Ochoa e Candreva eroici. Disastro Bronn

Ochoa – Può fare poco sul gol di Gosens, ma è straordinario nel negargli la doppietta nel recupero del primo tempo. Nella ripresa è addirittura miracoloso in almeno quattro circostanze (sul colpo di testa di De Vrij salva praticamente sulla linea di porta). Semplicemente mostruoso. 7,5.

Gyömbér – Si fa sopraffare dalla fisicità di Lukaku al momento del vantaggio interista, ma per il resto regge bene l’urto, considerando che Bronn non riesce a supportarlo in fase di ripiego. Prezioso nel secondo tempo quando nega il gol del raddoppio a Lautaro. 7.

Daniluc – Pronti, via e già si fa sorprendere da un pallone non pulitissimo di Darmian prolungato da Lukaku. In difficoltà anche sul pezzo forte della casa, il gioco aereo, non riesce a controllare Correa come vorrebbe. Cresce nel finale di partita con alcuni interventi determinanti. 6.

Pirola – Le difficoltà di inizio stagione sembrano, ormai, alle spalle e si è reso protagonista di anticipi e chiusure autoritari. Giocatore in crescita. 6,5. – Dal 65′ Troost-Ekong – Entra in campo per contrastare fisicamente Lukaku. Il nigeriano fa quello che può al netto di una condizione non ottimale, ma riesce tenere meglio botta rispetto ai suoi predecessori. 6.

Bronn – Gosens fa il brutto e il cattivo tempo dalle sue parti e il tunisino non riesce a prendere le giuste misure per contrastarlo. Semplicemente un disastro. 4,5. Dal 46′ Dia – La differenza dal suo ingresso in campo si è sentita eccome: sempre presente nelle azioni d’attacco, nonché primo attore protagonista in ogni proiezione offensiva. Gli è mancato solo il gol, negato dalla traversa, ma un giocatore come lui non può mai rimanere fuori. 7.

Coulibaly – Gara complicata la sua: messo in mezzo dai fraseggi del centrocampo interista, viene spesso costretto al fallo per arginare la manovra. Il giallo che gli farà saltare il Torino è l’amara conseguenza. Se non altro, è stato il primo giocatore granata a tirare verso la porta con convinzione. 6. Dal 65′ Nicolussi Caviglia – Entra con intraprendenza andando spesso al tiro, dando linfa vitale al centrocampo granata. Ottimo impatto il suo. 6,5.

Vilhena – Primo tempo da turista per caso per la mezzala olandese: nullo in fase di interdizione, timido con il pallone tra i piedi. Nella ripresa aumenta i giri del motore e migliora di molto la circolazione del pallone, ma l’ammonizione lo condiziona nell’ultimo spezzone di gara. 5,5. Dal 79′ Bohinen – Gestisce bene i pochi palloni che gli sono capitati tra i piedi. 6.

Bradaric – Ha provato a sgasare quando Dumfries gli ha concesso campo, ma il suo dirimpettaio gli ha creato diversi grattacapi in fase di ripiego. Nella ripresa ha avuto più spazio per scendere, ma al cross è stato costantemente impreciso. 5,5.

Candreva – Ha svariato per tutto il fronte d’attacco, distribuendo ottimi palloni ai compagni e saltando spesso e volentieri gli avversari nell’uno contro uno. È stato di gran lunga il migliore dei suoi e l’eurogol inaspettato del finale di partita è il giusto coronamento di una grande prestazione. 8.

Kastanos – Oltre ad aver causato il giallo di De Vrij, in campo non si è notato molto. Nella ripresa si sacrifica come esterno destro a tutta fascia, ma non fornisce grande apporto alle due fasi. 5,5. Dall’85’ Botheim – Entra nel finale senza incidere. s.v.

Piątek – Fagocitato dalla retroguardia nerazzurra, il “pistolero” ha sparato a salve. Nella ripresa, ha la palla buona del pareggio di testa, ma la schiaccia troppo. Siamo ancora lontani nel vedere la sua forma migliore. 5.

Paulo Sousa – La scelta di Bronn esterno destro a tutta fascia per contrastare Gosens si è rivelato un grosso buco nell’acqua. Un giocatore come Dia non può rimanere fuori in partite come questa, ma ha saputo correggere il tutto a gara in corso. Le scelte coraggiose operate nel secondo tempo sono state premiate con il pareggio in extremis. 6.

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