A Bologna, è scoppiato un caso Arnautovic. Infatti, il centroavanti austriaco in forza ai rossoblù, nell’ultimo periodo è finito spesso in panchina per scelta tecnica di Thiago Motta. Ovviamente, questo non è andato giù all’ex Inter che non ha assolutamente nascosto il suo malcontento. Alla ripresa degli allenamenti, lungo confronto tra il calciatore e la società.
Arnautovic spalle al muro: dalle stelle alla panchina
Marko Arnautovic, ha perso il posto. Ad inizio anno in pochi avrebbero creduto a tutto ciò, visto un avvio di stagione a dir poco scoppiettante con sei gol segnati nelle prime sei gare di campionato. Eppure, nelle ultime uscite, il suo utilizzo è stato con il contagocce. Fuori per scelta tecnica sia con Torino e Lazio, out per infortunio con l’Inter e per squalifica con la Sampdoria, l’austriaco non mette piede in campo dal 12 febbraio contro il Monza, da subentrato.
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Tutto ciò, all’attaccante principe del Bologna, non è piaciuto particolarmente e qualcosa sembra essersi rotto all’interno dello spogliatoio con Thiago Motta. Ai tifosi e alla società, questo comportamento, non sta piacendo affatto. Anche perchè, i rossoblù sono, per ora, protagonisti di una buonissima stagione in termini di risultati e prestazioni.
Lungo confronto in ritiro: “gioca solo chi sta meglio”
La dirigenza del Bologna, insieme al tecnico, Thiago Motta, sta cercando di ricucire il rapporto, calmando la situazione. Alla ripresa degli allenamenti in vista della sfida contro la Salernitana, c’è stato un vertice con il giocatore durato quasi un’ora, alla quale erano presenti, il giocatore, l’allenatore e lo staff societario composto da Fenucci, Di Vaio e Sartori. Ciò che è emerso è chiaro: “gioca solo chi sta meglio“
Alla fine è stato un confronto abbastanza sereno, volto a stemperare gli animi accesi. Un colloquio costruttivo che potrebbe anche riportare Arnautovic a vestire una maglia da titolare contro la Salernitana, nonostante la concorrenza nel reparto sta facendo tanto bene. Intanto, l’austriaco è stato convocato in Nazionale dal ct austriaco Ralf Rangnick.
