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Le parole al miele di Legowski su Salerno e sulla Salernitana

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Nel momento della bufera relativa al caso Dia, è bello vedere come alcuni giocatori di talento e prospettiva come Mateusz Legowski siano felici di giocare per la Salernitana.

Le parole di Legowski sulla Salernitana

Legowski, dopo la vittoria della sua U21 sui pari età dell’Estonia, si è detto entusiasta della scelta che l’ha portato alla Salernitana quest’estate. «Prima del trasferimento avevo sentito che l’allenatore mi voleva, ma abbiamo avuto un colloquio faccia a faccia solo dopo il mio arrivo in Italia. Mi ha detto quale era la sua idea per me, dove mi vedeva, come dovevo funzionare nella squadra, quali erano i miei compiti». Sono parole che permettono ai tifosi granata di trovare un relativo sollievo in un periodo non certo facile, non solo dal punto di vista dei risultati e delle prestazioni.


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Legowski sulla città

«Andare in Italia è il sogno di tanti giocatori, non solo per l’alto livello del calcio lì. L’Italia è un posto molto bello in cui vivere. Il clima, i paesaggi e la natura sono meravigliosi. Credo di essere nel posto giusto, perché il santo patrono di Salerno è San Matteo, e qui c’è una cattedrale a lui dedicata. Non è una città molto grande, ma, come in Italia, i tifosi sono appassionati di calcio. Li incontri ad ogni passo, il che è anche un bel fattore. L’Italia era una delle destinazioni in cui volevo andare. Conosci una nuova cultura, nuove persone».

Prospettive

Legowski è un classe 2003, che gioca in un ruolo in cui alla Salernitana mancano soluzioni. Infatti, come sostenuto anche da Sousa, oltre a Coulibaly e Bohinen non ci sono veri centrali che possano agire in un centrocampo a 2. Il ragazzo ha buoni margini di miglioramento e si muove già bene in mezzo al campo. Inoltre, durante la Coppa d’Africa lo vedremo all’opera, per un mese (o più), senza l’aiuto del perno del centrocampo granata, Coulibaly. Sarà in quel momento che Legowski dovrà dimostrare il suo valore.

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