Quindici giorni fa si è aperto il torneo d’Eccellenza che vede presente la US Salernitana 1919 femminile, squadra cara a Lara Benigni.
L’intervista a Lara Benigni
Le granata guidate dal tecnico Mariano Turco domenica prossima saranno in campo contro la Pegaso, squadra di Pontecagnano. L’undici capitanato da Stella Olivieri proverà a riscattare cosi il passo falso dell’esordio maturato contro l’ostica Independent. Abbiamo raggiunto per saggiare gli umori all’interno del gruppo caro alle dirigenti Rosa Punzo e Rosaria Saggese la stessa Lara Benigni. Il difensore con il numero 6, nata a Bergamo e cresciuta a Salerno, milita in granata dal 2012.
Come e quando si è avvicinata al mondo del calcio Lara Benigni?
«Non c’è stato un vero e proprio inizio. Che rotolasse, che rimbalzasse o che lo portassi sotto al braccio, il pallone era il mio gioco preferito e lo portavo sempre con me. La mia storia calcistica è iniziata ufficialmente cosi tra le fila del Baronissi, allora San Pier Domenico, squadra che nacque per onorare la parrocchia di Acquamela Successivamente fece seguito una breve parentesi a Pontecagnano per continuare poi nel Calcio Rosa Salerno, che diventò qualche anno più tardi l’attuale US Salernitana 1919 femminile per me un orgoglio ineguagliabile».
Da quanti anni dura il legame in granata? Quali sono stati i momenti più esaltanti di questi campionati?
«Ci sono tanti momenti bellissimi che porto con me degli anni calcistici vissuti. Forse uno in particolare fu la mia prima finale di Coppa Campania, un’ emozione bellissima».
In questa stagione la rosa si era rinnovata? Che gruppo ha visto nei primi allenamenti?
«Da qualche settimana abbiamo ripreso gli allenamenti che erano fermi a causa del COVID-19, e abbiamo dovuto fare a meno di molte ragazze che non se la sono sentita di riprendere. Il nostro resta un buon organico, un misto di esperienza e giovinezza».
E le ambizioni pre campionato?
«Nella scuola granata quello che ci piace far capire alle giovani leve è che il nostro obiettivo allo start dei campionati non è solo quello di partecipare, ma impegnarsi a dire la nostra a dare il massimo perché siamo la Salernitana».
Prima giornata incominciata con il passo falso interno contro l’Independent.
«Abbiamo giocato la prima di campionato contro l’Independent, candidata alla vittoria del campionato. La loro si è dimostrata una squadra esperta e ovviamente le nostre assenze si sono fatte sentire. Abbiamo fatto del nostro meglio non riuscendo comunque a vincere, ma il mister saprà tirare fuori la soluzione giusta per i prossimi incontri».
Ora il derby con la Pegaso come state preparando il prossimo match?
«Stiamo lavorando per prepararci al meglio a questa gara. Sicuramente davanti ci troveremo una squadra pronta a dare battaglia e credo sarà una bella partita».
Com’è il livello del campionato di Eccellenza degli ultimi anni? Come sta crescendo il calcio femminile in generale nel salernitano?
«Negli ultimi anni il livello del calcio femminile ha alzato di molto l l’asticella, diventando anche più piacevole da seguire. Merito anche dei genitori che si appassionano e accompagnano le proprie bambine facendo sentire sempre il loro sostegno durante le partite. Tutto questo crea il mix giusto per creare un ambiente piacevole di sano sport».
Per finire il più bel ricordo legato al mondo del calcio?
«Il mio ricordo più bello è stato quando il mister per la prima volta mi inserì nella lista dei titolari. Mi tremarono le gambe e l’emozione era alle stelle, lì iniziò la mia storia legata al calcio».