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Bonansea regala la Coppa Italia alla Juventus all’ultimo respiro

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Quest’oggi allo stadio “Arechi” di Salerno si sfidano le squadre femminili di Juventus e Roma: il match è valido per la finale di Coppa Italia “Ferrovie dello Stato Italiane”.

Juventus-Roma, una vetrina per lo stadio Arechi

Si respira una ventata d’aria fresca dalle parti di Via “Salvador Allende”, una brezza che fa bene all’intera città. Quella di oggi potrebbe essere solo una delle tante sfide messe in scena nello stadio di Sua Maestà. L’approdo in Serie A dei granata ha incentivato certamente l’apertura verso competizioni di caratura nazionale e non, un aspetto da non sottovalutare. La riapertura della Curva Nord, seguita dai dovuti lavori, potrebbe risultare decisiva per aprire un simile scenario.


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La cronaca del match

Un primo tempo povero di emozioni viene animato dall’occasione più nitida, al 29′, passata sui piedi di Valentina Giacinti: su situazione di corner, l’ex attaccante del Milan si ritrova il pallone sui piedi e, nell’area piccola, indirizza centrale un tiro raccolto da Peyraud Magnin. La Juve si affaccia dalle parti della difesa giallorossa grazie a uno scambio ben riuscito dal terzetto Grosso-Beerensteyn-Girelli, concluso da quest’ultima: il suo destro, però, è facile preda di Caesar. La Roma concentra il gioco maggiormente sull’out di destra, corsia presidiata da Glionna, ex dell’incontro, che crea qualche grattacapo all’esperta Boattin. Dopo quattro minuti di recupero, Delrio manda le squadre al riposo sul risultato di 0-0. La vittoria del trofeo passerà dai prossimi 45′.

Nell’avvio di ripresa, una ghiotta occasione viene generata da un contropiede bianconero: Beerensteyn ben servita in verticale, sfugge momentaneamente alle attenzioni della difesa della Roma e, approfittando del mal posizionamento dell’estremo difensore, tenta la conclusione da distanza siderale. Nel tentativo, la giocatrice olandese manca l’impatto con la sfera, sprecando così l’opportunità del vantaggio. Continua il buon momento della Vecchia Signora che porta alle conclusioni di Caruso, alta sopra la traversa, e di Bonansea, insidiosa, di poco a lato rispetto ai pali della porta difesa da Caesar. Poco dopo è la squadra di Spugna a rendersi pericolosa: il portiere bianconero ci mette una pezza due volte, rifugiandosi in calcio d’angolo. Al 37′, la Roma spreca una buona trama avviata da Alves, funambolica, e conclusa da Haavi, non precisa nell’ultimo passaggio. Nel finale spreca Giugliano che non riesce a insaccare di testa dopo aver ricevuto un ottimo traversone da sinistra.

In zona ‘Cesarini’ Bonansea premia la palla al bacio di Gunnarsdottir, toccando di testa quel tanto che basta per consegnare alla Juventus la sua terza Coppa Italia.

Le formazioni ufficiali della finale

Juventus Women (4-3-3): Peyraud-Magnin; Gama (Lenzini 45′), Sembrant, Salvai, Boattin; Caruso, Grosso (Cernoia 45′), Gunnarsdottir; Bonansea, Girelli (Nystrom 36′), Beerensteyn. A disp.: Aprile, Pedersen, Nilden, Nystrom, Cernoia, Cantore, Simon, Duljan, Lenzini. All.: Montemurro.

Roma Femminile (4-2-3-1): Ceasar; Bartoli, Linari, Wenninger, Di Guglielmo (Minami 32′); Glionna (Serturini 57′), Giugliano; Greggi, Haavi, Giacinti (Haug 32′); Alves (Losada 39′). A disp.: Ohrstrom, Minami, Cinotti, Losada, Serturini, Ciccotti, Haug, Kollmats. All.: Spugna.

Marcatori: Bonansea 90’+3
Cartellini: Greggi (R), Salvai (J), Wenninger (R), Sertulini (R)

Arbitro: Delrio di Reggio Emilia
Assistenti: Piatti di Como, Hader di Ravenna
IV uomo: Marotta di Sapri

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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