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Semioli: “Salernitana e Torino? Due tifoserie che si somigliano”

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Si respira clima da partita in casa Salernitana e Torino. Le due tifoserie sono accomunate dagli stessi colori e anche, secondo Franco Semioli, dalla stessa passione per la loro squadra. Abbiamo potuto intervistare l’attuale allenatore della Primavera del Novara ai nostri microfoni

Semioli, da Torino a Salerno

Quella di Franco Semioli è sicuramente una carriera di tutto rispetto, che lo ha visto giocare per anni ad alti livelli. L’ex ala destra ha per anni fatto vedere il suo valore, con tantissime presenze tra le varie leghe del calcio italiano. Torino, Salerno, Firenze, Genova e Verona sono solo alcune delle piazze in cui ha sorpreso e in tanti si ricordano benissimo di lui.

431 presenze, 29 gol, 30 assist, un paio di convocazioni con la maglia della nazionale italiana e qualche corsa dopo, ora allena. Dopo essere passato per le giovanili del Torino, ora è al Novara dove siede attualmente sulla panchina della Primavera. Abbiamo potuto sentirlo ai nostri microfoni, preparando il terreno per quella che sarà una partita incredibile: Torino contro Salernitana.


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“Salerno e Torino, entrambe piazze calde e passionali”

La sfida tutta granata sembra promettere bene  e secondo Semioli questo è “un match aperto a tutti i risultati. In questo momento la Salernitana deve ancora conquistare dei punti che le possono permettere di recuperare la salvezza il prima possibile. Ci sono ancora tanti punti in palio, questa per loro è una partita importante soprattutto perché giocano in casa“.

Il calore dell’Arechi è incredibile, ma lui non ha dubbi: “Sono due tifoserie calde, quando sono stato a Salerno nell’anno della B si respirava un clima importante. La domenica, quando giocavi il pubblico, dell’Arechi si faceva sentire. Il sostegno c’era ed era sempre frequente. Era sempre bello giocare davanti ad uno stadio così. A Torino c’è un bell’ambiente e un bel clima e i risultati stanno dando modo di portare più gente allo stadio. Nelle partite del Toro c’è sempre tanto pubblico, un pubblico caldo. Sono due tifoserie che si assomigliano, entrambe calde e passionali“.

Parlando di giovani italiani

Gli inizi di carriera da allenatore, per lui, possono definirsi come uno scoprire tanti giovani. Ce ne sono tre che ha potuto vedere da vicino, quando allenava a Torino. Ecco cosa ha detto di loro: “Posso dire che quando li avevo io si era già visto che hanno delle qualità ottime e un grande margine di miglioramento. In questo momento, forse, per costanza Della Valle sta dimostrando di disputare un campionato all’altezza. Così come anche Anton, anche se nelle ultime giornate è stato accantonato, ma sono comunque ragazzi di prospettiva. Su Rettore c’è da dire che è un ragazzo giovane e con ampi margini di miglioramento“.

Qualche parola anche su due giovani della Salernitana, Pirola e Lovato: “Sono giocatori interessanti. Se si trovano in quell’ambiente e in quell’ambito, hanno sicuramente qualità. Lo stanno dimostrando e sono sicuramente due giocatori da tenere d’occhio, per il futuro. Per finire, qualche parola su quello che potrà fare la Salernitana in futuro: “Il passato lo ha dimostrato di poter ambire a qualcosa di più. Ha un pubblico caldo ed è una città che vive di calcio, si respira un bell’ambiente. Io penso che una società come la Salernitana e una città come Salerno meritino un palcoscenico importante. Non dico che la salvezza non lo sia, partecipare alla Serie A è una soddisfazione per tutti, penso che un ambiente come quello possa ambire a qualcosa di più“.

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