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D’Angelo: “Umbertide mi ha dato fiducia e adesso punto ai play-off”

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21 anni e una carriera già sbocciata: la salernitana Francesca Pia D’Angelo – intervistata in esclusiva da SalernoSport24 – racconta il suo percorso di crescita dalla Polisportiva Basket Capaccio ai parquet della Serie A1 e A2.

Intervista esclusiva a Francesca Pia D’Angelo

24 punti nell’ultima gara di campionato vinta da La Bottega del Tartufo Umbertide in casa della OMEPS Battipaglia: la prova di maturità della 21enne di Roccadaspide Francesca Pia D’Angelo, che ha rilasciato un’intervista in esclusiva al nostro giornale.

Numeri alla mano (quasi 14 punti di media a partita), possiamo già dire che questa è la migliore stagione della sua carriera, comunque vada a finire?

«Sì, perché le cifre dicono tutto. Quest’anno ho avuto un minutaggio più ampio e – con esso – più responsabilità. Sto cercando di dare il massimo per ripagare la fiducia che la società e l’allenatore mi hanno dato all’inizio del campionato».

Che cosa ha trovato di nuovo a Umbertide dopo la sua esperienza a Castelnuovo Scrivia, con cui ha giocato una Final Eight di Coppa Italia e disputato per due anni di fila i play-off promozione?

«Credo che abbiano fatto la differenza le parole di Roberto Staccini, che mi aveva visto giocare a Castelnuovo nella passata stagione. Il coach mi ha detto: “Voglio che tu sia una delle protagoniste del mio progetto tecnico”. Sono grata al mio allenatore anche per un’altra ragione: qui non ho paura di prendermi un tiro e di sbagliare. Quando mi trovavo nella stessa situazione con la mia ex squadra, temevo sempre di finire in panchina».


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La vittoria a Battipaglia – suggellata dalla sua ottima prestazione al tiro – ha riportato Umbertide tra le prime 8 del girone Sud. Considerati i risultati del girone di ritorno (4 vittorie in 6 gare), quali sono gli obiettivi per il finale di stagione?

«Naturalmente, ci piacerebbe arrivare fino in fondo, oltretutto in un campionato nel quale anche la mia squadra ha dovuto fare i conti con gli infortuni di tre atlete importanti come Pompei, Savatteri e Scarpato. Benché l’obiettivo iniziale fossero i play-off, per come sono andate le cose fin qui andrebbe bene lo stesso anche se non dovessimo farcela».

Nella storia del basket italiano, non sono molti gli atleti salernitani che hanno giocato ad alto livello: in campo femminile, il nome che balza subito alla mente è quello della pluricampionessa d’Italia Mariangela Cirone. Volgendo il pensiero ai suoi esordi con la Polisportiva Basket Capaccio, si aspettava di aver fatto così tanta strada a neppure 22 anni?

«Qualche giorno fa ho parlato con il mio primo allenatore a Capaccio: mi ha confidato di aver sempre creduto in me molto più di quanto io non credessi in me stessa. Quando vestivo la maglia della Polisportiva e giocavo contro le giovanili della Battipagliese, riflettevo su quanto fosse difficile raggiungere certi livelli. In ogni caso, sono stata fortunata perché ogni singolo coach mi ha fatto comprendere le potenzialità che avevo».

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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.

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