Ai microfoni di SalernoSport24 è intervenuto Federico Dionisi, ex giocatore, tra le tante, di Salernitana e Frosinone. L’attaccante di Rieti, che a Salerno ha giocato da giovanissimo, ha lavorato recentemente con Breda.
Federico Dionisi: “Breda è un uomo molto bravo a mettere ordine”
Federico Dionisi non ha certo bisogno di presentazioni. Nativo di Rieti, in carriera ha giocato oltre cinquecento partite tra i professionisti siglando oltre cento reti. Con il gol segnato contro il Como il 22 aprile 2023 è arrivato a quota 117 centri in Serie B superando Dario Hubner e raggiungendo Francesco Caputo al settimo posto della classifica all time dei marcatori cadetti.
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Cosa c’è da aspettarsi da Breda in questi sei mesi?
«Mister Breda quando subentra ha sempre dato il meglio di sè in carriera perchè è molto bravo a mettere ordine nelle squadre di cui ne prende la guida tecnica a campionato in corso. La Salernitana è forte nei singoli e sicuramente farà bene. Purtroppo l’anno scorso non è andata come speravamo, nonostante abbiamo fatto discretamente bene dopo il suo arrivo: il mister sarà importante e darà il suo contributo anche a Salerno, anche l’anno scorso la sua scossa l’ha data».
Da subentrato lei a Salerno ha fatto molto bene
«Quando sono venuto a Salerno quell’anno c’erano ottimi attaccanti, feci una doppietta all’esordio e presi fiducia sin da subito. Sapevo dell’importanza di Salerno e l’avevo scelta apposta per queste caratteristiche. Feci sei mesi a Livorno giocando pochissimo e prima ancora giocavo in C: Salerno fu uno step importante».
Breda come potrebbe invertire la tendenza in attacco?
«Bisognerà mettere gli attaccanti in condizioni migliori di andare a segno. Conosco bene Daniele (Verde ndr) ed è un ragazzo che ha qualità nel mandare a rete i compagni. Conosco bene il direttore Valentini: sicuramente saprà trovare la quadra affinchè la Salernitana cambi marcia nel girone di ritorno».
Cosa è cambiato in mister Breda nelle due occasioni in cui lei ha lavorato con lui?
«L’ho avuto due volte in carriera in due esperienze totalmente differenti. In quella di Ascoli c’era una squadra più matura e siamo riusciti a uscire dalle zone pericolose della classifica grazie all’esperienza del gruppo. L’anno scorso la società aveva un progetto incentrato tutto sui giovani e quindi abbiamo trovato qualche difficoltà in più. Il mister è una persona molto lineare che in queste situazioni difficili mette tranquillità e ordine. Può essere lui l’uomo giusto per risollevare la Salernitana».
