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La diretta testuale della conferenza stampa pre Monza di mister Liverani

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Oggi (venerdì 23 febbraio), alle 16:45, mister Fabio Liverani incontra la stampa per la consueta conferenza pre partita. SalernoSport24 seguirà il tutto, in diretta testuale, dalla sala stampa del centro sportivo “Mary Rosy”.

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«Credo che abbiamo fatto una settimana piena di lavoro, la squadra ha lavorato bene, importante conoscersi e penso che lo abbiamo fatto. Abbiamo ancora delle incognite sui ruoli, non abbiamo recuperato nessuno anche se siamo sulla buona strada. Qualcuno è sulla buona strada. Dal primo giorno che sono arrivato ho detto che era il giorno zero, quindi tutti hanno l’opportunità. Chi subentra può dare dei segnali al campo e all’allenatore. Per poter fare qualcosa di positivo c’è ancora tempo Fazio, Pirola e PIerozzi non hanno recuperato. Dia e Coulibaly sono disponibili».

«Conoscete bene questa rosa. A Milano avevamo tre giocatori di ruolo che non avevano mai giocato bene, lo stesso Boateng ha dovuto giocare senza allenarsi. Anche oggi ci troviamo nella stessa condizione. Quando sei in emergenza hai la necessità di condizioni diverse. Io credo sia giusto concentrarsi sulla fame. Pian piano ci stiamo mettendo dentro dei concetti tecnico-tattico».

«I calciatori hanno fatto una buona settimana, vogliosi, attenti. Domani è un verdetto del campo che può darti quel qualcosa di vero. L’Inter è una squadra ingiocabile, figurarsi per noi. Oggi siamo nella condizione in cui dobbiamo pensare che Monza sia l’unica partita che abbiamo, non può pensare alle tabelle. Deve solo pensare alle condizioni per vincerle. Le gare che mancano possono sembrare poche, per me sono un terzo del campionato. Non posso pensare che la mia squadra provi agonia per un terzo del campionato».

«Abbiamo capito che caricare questa squadra con ‘è l’ultima partita’ non aiuta. Dobbiamo cercare di fare altro. Possiamo riaccendere la speranza, riaccendere i giochi. I punti possono essere ancora tanti. In questa partita ci serve riaccendere la fiamma dentro di noi».

«Forse quasi nessuno avrebbe accettato questo incarico con un esordio a Milano dopo quattro giorni. Quello che volevo è far conoscere ai giocatori che persona sono, arrivare al loro prima che al calciatore. I tifosi… dal primo giorno in cui sono arrivato ho percepito il loro amore, a maggior ragione se domani saranno 20mila, non oso immaginare con una vittoria cosa accadrà».

Fine conferenza

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