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La conferenza stampa pre Lecce di mister Fabio Liverani

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Oggi (venerdì 15 marzo), alle 12:15, mister Fabio Liverani incontra la stampa per la consueta conferenza pre partita. SalernoSport24 seguirà il tutto in diretta testuale dalla sala stampa del centro sportivo “Mary Rosy”.

Le parole di Fabio Liverani | CLICCA QUI

Inizio conferenza 12:30

«Non è stata una buona settimana, non poteva esserlo sotto forma dell’umore. Il direttore è una persona che può dare tanto a tutti, per dare una scossa. Credo abbia fatto bene soprattutto per i giocatori».

«Non siamo riusciti a cambiare il trend, le difficoltà sono tante, soprattutto psicologiche. Non abbiamo trovato soluzioni finora, bisogna prenderne atto e cercare di andare avanti. Sono d’accordo sulla questione dei numeri e sui numeri non si discute».

«Pian piano, le scorie vecchie passano e i ragazzi sanno di dover fare una partita importante: provare a vincere con tanta dignità. Scelte? Faccio riflessioni fino all’ultimo. Abbiamo recuperato Gyomber; Fazio ha avuto un problema alla caviglia e lo valuteremo. Sono venuto qui perché la rosa e i giocatori mi davano la percezione di poter fare qualcosa. La realtà la puoi conoscere solo all’interno. Ad oggi non siamo riusciti a dare quello che ci eravamo prefissati».

«Credo sia giusto dare il massimo sempre. A Vignato e Martegani devo qualcosa in più per come si allenano. Lecce? Sta dentro, insieme ad altre cinque-sei squadre, la lotta salvezza. Credo stiano facendo il loro campionato, lottando fino all’ultimo secondo. Una squadra che combatte, giovane e con fame. Almqvist è un giocatore di qualità, così come Sansone, Krstovic è un buon giocatore».

«Non c’è rassegnazione, ma obiettività. Devo essere sincero: oggi non c’è stato questo cambiamento. Ciò non vuol dire che non lo vogliamo, ma bisogna rispondere coi fatti, in campo. Domani dovremo dare un segnale».

«Futuro? Il presidente esprime ciò che ritiene più opportuno. Non penso alla Serie B. Pensiamo al presente».

«Nel nostro lavoro nulla è mai semplice, le difficoltà sono tante. Inconsciamente non riusciamo a trovare la strada giusta. Pensavo di poter lavorare in maniera differente, è una considerazione che riguarda me».

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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