Un’altra calottina salernitana a caccia dello scudetto: Eduardo Campopiano e la Rari Nantes Savona hanno conteso il tricolore all’invincibile Pro Recco.
Eduardo Campopiano nuota fino alla finale tricolore
Una staffetta tutta salernitana nel massimo campionato di pallanuoto: Vincenzo Dolce – per tre volte di fila finalista con la AN Brescia – ha ceduto idealmente il testimone a Eduardo Campopiano, che ha raggiunto la finale per il titolo con la Rari Nantes Savona.
Il 27enne cresciuto nel vivaio del Circolo Nautico ha onorato la finale impossibile con la Pro Recco, che ha conquistato in due mosse il 36° scudetto della sua storia.
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Eppure, la resa senza attenuanti contro la fuoriserie della pallanuoto europea non cancella affatto l’eccellente cammino dei biancorossi allenati da Alberto Angelini che, dopo aver concluso la prima parte della stagione alle spalle dei campioni d’Italia in carica, ha liquidato in semifinale proprio Brescia, valicando le soglie della finale dopo 13 anni di assenza.
Difficile fare di più contro gli invincibili di Sandro Sukno, che hanno avuto in pugno la serie fin dal primo episodio, terminato con un 9-6 che non dice abbastanza della netta supremazia della Pro Recco, avanti di 4 reti dopo i primi 9′. Il “7” genovese non ha fatto prigionieri neppure nella decisiva gara-2: lo 0-9 registrato dal tabellone all’ultimo intervallo non ha bisogno di ulteriori spiegazioni.
Una piccola ma gradita soddisfazione per l’ex Canottieri Napoli, che ha servito l’assist a Rocchi per il primo gol della Rari Nantes, infine sconfitta per 3-12.
Del Basso e Dolce in Champions League
In fondo a una stagione di transizione – che ha comunque impreziosito la bacheca della Leonessa con una Coppa Italia vinta a spese degli eterni rivali – Vincenzo Dolce e Mario Del Basso hanno conquistato la qualificazione alla prossima Champions League grazie al doppio successo di Brescia sull’Ortigia nella finale per il 3° posto.
Il “7” allenato da Alessandro Bovo – vittorioso in gara-1 per 12-10 con una pesantissima rete di Del Basso nel terzo tempo – si è ripetuto anche a Siracusa, imponendosi di stretta misura (11-12) dopo aver respinto l’estremo tentativo di rimonta dei siciliani a cavallo degli ultimi due periodi.