A margine della riunione che ha assegnato i diritti TV per il prossimo quinquennio a Sky-DAZN, ha parlato Aurelio De Laurentiis. La sua inquietante previsione sulla morte del calcio italiano costringe tutti ad una riflessione: quanto di potrà andare avanti?
Pochi soldi per i diritti TV
I diritti TV per i prossimi cinque campionati saranno detenuti da Sky e DAZN, con una formula molto simile a quella attuale per quel che riguarda le gare in esclusiva. 900 saranno i milioni di euro da versare annualmente nelle casse della Lega: stiamo parlando di 4.5 miliardi totali. Ora, a parte i milioni di perdita rispetto allo scorso triennio, è da notare che stiamo parlando di un accordo quinquennale, che vincolerà la Lega fino al 2029. Il problema? Per capire quale sia basta confrontare queste cifre con quelle di cui beneficeranno Ligue 1 e Premier League.
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Tra i migliori cinque campionati europei, quello francese è certamente quello con il minor grado di attrattiva ed incasserà 800 milioni a stagione per cinque anni. Solo 100 in meno del nostro. La Premier, invece, è il miglior campionato d’Europa e punta ad incassare una cifra ben più alta del miliardo di euro e molto vicina ai 2 miliardi.
De Laurentiis: “Il calcio italiano morirà”
Da questi dati apprendiamo di essere molto vicini alla Ligue 1 a livello di attrattiva, e questa, di certo, non è una buona notizia. In vent’anni, siamo passati dall’essere il sogno di tutti i grandi calciatori a giocarci la palma di lega meno importante tra i migliori campionati europei. Con questo accordo, per De Laurentiis, staremmo andando verso il definitivo impoverimento del nostro calcio, mentre la ricchezza starebbe polarizzandosi altrove. Cinque anni di accordo a queste cifre può permetterseli una Ligue 1 senza stelle e con possibilità di crescita significativa molto vicine allo zero, non la Serie A.
Ritrovarsi in una situazione del genere, con offerte così basse, solo qualche mese dopo aver portato tre squadre in finale nelle tre competizioni europee, rimane molto preoccupante.