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Davide Nicola in conferenza stampa dal “Mary Rosy”

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Davide Nicola torna ai microfoni della sala stampa del “Mary Rosy” per rispondere alle domande dei cronisti. Domani, domenica 9 ottobre, la sua Salernitana affronterà il Verona di Cioffi. SalernoSport24 segue in diretta testuale la conferenza.

Davide Nicola e la ‘sua’ Salernitana

Ancora una volta Cioffi davanti sé, questa volta con i colori gialloblù dell’Hellas Verona. Già nell’ultima gara dello scorso campionato la panchina di Nicola rischiò di traballare: lo 0-4 finale, figlio di tanti ingredienti, in primis la paura, aveva dato gli ingredienti che avrebbero potuto portare ad un nuovo allenatore.


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Ora rischiano tutti e due, ora è tutto diverso, ancora una volta un’altra storia, come con un pallone che rotola sul campo, è sempre un’altra partita. Cioffi siede sulla panchina del Verona, una squadra privata di tutto il suo potenziale offensivo che aveva prodotto 53 punti e il nono posto nella classifica finale.

Un tecnico è sempre a rischio, lo sa lui e dovrebbero saperlo sempre tutti. Non ci sono santi che proteggano dal destino inevitabile della mancanza di risultati, non ci sono i ‘miracoli’, la riconoscenza si valuta altrove, non quando c’è da salvare la ‘baracca’. Il 5-0 di Reggio Emilia ha lasciato sbigottiti in molti: certo si può perdere, probabilmente non così, contro una squadra anch’essa in difficoltà con le assenze. Una lettura sbagliata della ripresa però è stata decisiva in una situazione già compromessa dalla controversia decisione arbitrale di concedere un penalty con più ombre che luci.

La conferenza stampa di Nicola

E ora, nella settimana più complessa da quando è a Salerno, Nicola rischia il posto. Senza Bohinen e Dia probabilmente, sicuramente senza Daniliuc… è una formazione titolare che Nicola non ha mai avuto a disposizione, dovendo rattoppare quel centrale nella zona neurologica del campo con Maggiore, che centrale non è.

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«Daniliuc sarà della partita, ci sarà anche Fazio, anche se non disponibile a scendere in campo. È una partita che non vogliamo sbagliare rispetto a Reggio, ci siamo richiamati un po’ tutti all’ordine, e vogliamo una partita completamente diversa rispetto alle ultime».

«Uno dei messaggi più belli che abbiamo ricevuto dai nostri tifosi è “Ci sta perdere, ma non ci siamo sentiti rappresentati”, e queste sono cose che servono».

«Federico (Bonazzoli, ndr) sa bene che deve fare un percorso professionale e umano importante per crescere. Io lo vedo eccezionalmente bene, lo conosco da molto tempo. L’aspetto mentale è tutto quel che concerne  il percorso verso la vittoria, non sempre ci ci riusciamo, ma bisogna prenderne consapevolezza perché c’è sempre l’opportunità di fare meglio, e questo è il bello del calcio quando c’è un’altra partita e quindi, appunto, poter fare meglio».

«Io mi sento sempre in discussione, da quando faccio l’allenatore è così, è giusto che sia così. In ogni progetto c’è sempre un confronto teso alla realizzazione degli obiettivi, personalmente sto da Dio qui, è necessario non fare drammi».

«Quando si parla di Franck si parla di un uomo che ha le capacità di fare qualsiasi cosa, e per noi è un piacere averlo conosciuto. Abbiamo chiesto noi a Franck se si sentirebbe di percorrere una strada ‘tecnica’ al nostro fianco. Ha una personalità cosi ambita che potrebbe lavorare ovunque».

«Nella settimana precedente i giocatori venivano da un periodo in cui erano stati impegnati con la Nazionale, era normale quindi una rotazione, tra l’altro erano 8/11 rispetto alla precedente. Certamente ci sarà una rotazione a centrocampo, ho necessità di riavere Bohinen e Fazio. Nella fattispecie il norvegese non ha alcuna lesione, quindi prosegue il suo recupero, vedremo se per la gara di Milano (Inter-Salernitana, ndr)». Fine conferenza.

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