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Davide Nicola: “Macte Animo è coraggio, dobbiamo avere voglia di stare in campo”

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Nuova linfa in campo ma anche in panchina, Iervolino e Sabatini presentano in tandem il nuovo allenatore Davide Nicola in conferenza stampa da Caffè Motta.

La presentazione di Davide Nicola

Dopo aver rivoluzionato la squadra, la Salernitana non si ferma. Da Caffè Motta, Sabatini e Iervolino ribadiscono la volontà di centrare l’obiettivo salvezza e si affidano al nuovo mister Davide Nicola.


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Apre il presidente Iervolino

«Felici e soddisfatti di presentare il nuovo mister. Un grande combattente. Non ci resta che combattere. Un mister che sa come mettere in campo giovani ed energizzarli. È nata tra noi una chimica particolare. Ce la stiamo mettendo tutta. Sabatini è stato il direttore d’orchestra per l’acquisizione del mister. Non voglio più fare conferenze da qui a fine anno. Stiamo aspettando notizie per quanto riguarda lo stadio, non c’è l’ufficialità ma sembra che il Comune abbia superato la parte burocratica per avere 2mila spettatori in più, già dalla partita col Milan».

Walter Sabatini dà il benvenuto al mister

«Benvenuto a Davide Nicola e sono euforico per la qualità che ho visto a lavoro. È un gruppo che porterà a casa il risultato. È un guerriero che può competere in qualsiasi piazza ed oggi è a Salerno e spero che possa rimanere a lungo. Stamattina ha fatto un gesto verso i vecchi collaboratori invitandoli a restare a disposizione nello staff. Ho avuto modo domenica di incavolarmi con i magazzinieri perché ci sono ragazzi che vengono in un nuovo campionato e scarpette e tacchetti non erano idonei come è successo per Mikael che già ho sentito qualche malumore».

Davide Nicola crede nella salvezza

«Mi presento e posso dirvi che sono euforico anche già vedendo questa conferenza stampa vedo amore e passione. Colgo l’occasione per presentare anche i miei collaboratori. Ho avuto la fortuna e il piacere di confermare anche chi già c’era per dare nuovi stimoli. Dobbiamo raggiungere il nostro potenziale confermando questi professionisti e lavorando».

Cosa è mancato alla Salernitana

«Non è mia competenza e non mi piace parlare di chi c’era prima. Mi interessa vedere da ieri cosa ha la squadra e ho visto ragazzi seri consapevoli di cercare insieme il risultato».

Come giocherà la sua nuova Salernitana

«Voglio mettermi in competizione con me stesso. Non ci sono analogie con le mie vecchie esperienze e non mi interessa metterle a paragone. La cosa più impegnativa per noi è stata fare un’analisi sui giocatori. Il lavoro che stiamo facendo è dare un’esperienza di gioco. Macte Animo è coraggio e quindi dobbiamo avere voglia di stare in campo e responsabilità di dimostrare chi siamo. Voglio trasferire questo ai giocatori. Non c’è molto tempo e bisogna fare qualcosa di diverso».

Cosa intravede nel gruppo o dove può spingersi

«Non spero, lavoro. Desidero sogno e poi lavoro. Non spero perché diventa problematico poi lavorare. Ho visto voglia nei ragazzi e bisogna fare un buon percorso».

Quale elemento le fa capire che si può puntare alla salvezza

«Ci credo alla salvezza altrimenti non sarei qui. La cosa che mi ha colpito di più è la simpatia che esprime questa squadra con livelli di miglioramento importanti. Sono in una società dove non ho mai lavorato e mi sono accorto da subito che ho voglia di stare qui».

Ci sono giocatori che ha già allenato

«Li ho incontrati da subito ma tanti altri che avrei voluto allenare. Questo è l’entusiasmo che ho mostrato a loro e della voglia di lavorare con loro. Possiamo migliorare ma è importante sapere cosa fare e come fare».

Prossima partita subito contro il Milan

«Le motivazioni devono essere sempre su noi stessi no in base all’avversario. Grande aggressività, coraggio e determinazione questi saranno i canoni dove voglio lavorare. Il primo obiettivo è produrre un cambiamento».

Il tempo è l’avversario più difficile

«Il tempo dirà se siamo in grado di raggiungere ciò che vogliamo. In tema di contratto come sempre a me non frega niente perché non vado in cerca di contratto. I contratti sono un segno di agiatezza sono qui per fare bene».

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