Definito il quadro delle semifinaliste che si contenderanno la Coppa Campania di Serie C. L’unica salernitana ancora in corsa è la capolista della C Gold.
I quarti di finale della Coppa Campania di Serie C
Il Power Basket Salerno è l’unica squadra della nostra provincia ancora in corsa per vincere la Coppa Campania di Serie C. Seppure con qualche imbarazzo, il quintetto allenato da Mario Menduto ha sconfitto per 73-63 un’ottima Skills 4U Sant’Antimo nel match disputato il 15 febbraio al PalaSilvestri.
Pur muovendo per primi le pedine sullo scacchiere (2-6 grazie al buon impatto di Luongo sotto i tabelloni), i giovani napoletani subiscono un parziale di 13-0 inaugurato da Chaves e chiuso da Marco De Angelis: Power Basket avanti 13-7 poco oltre la boa di metà quarto. La Partenope sfida la difesa gialloblù in velocità, pescando anche una tripla con Aldi, ma i conti restano comunque in rosso: Chaves chiude il primo quarto con il canestro del 17-11.
Con il ritorno sul parquet di Michal Batka, i gialloblù procedono al galoppo fin dal via della seconda ripresa: il centro slovacco si mette al servizio dei compagni sia a rimbalzo, sia nelle situazioni di pick&roll, agevolando il compito di Chaves e D’Amico. A dispetto del lungo periodo di inattività, l’intesa con il pari ruolo Zanini, poi, sembra già convincente. Con queste premesse, è un attimo sfondare la soglia della doppia cifra di vantaggio: 36-22.
La superiorità della capolista della C Gold induce tutti a credere che l’epilogo sia già segnato. E invece, con grande tenacia, il quintetto di coach Vinciguerra si rimette pian piano in carreggiata: Quaranta affonda il colpo sia dalla media, sia dalla grande distanza, Luongo sfida Zanini nel cuore dell’area e macina i punti del momentaneo -9: 42-33.
Neppure i colpi di biliardo di Lucas Chaves tengono al riparo i salernitani dal ritorno di Sant’Antimo, che comincia ad accarezzare l’idea del riaggancio dopo un gioco da 3 punti segnato da Verazzo: 44-41. Poco reattiva a rimbalzo e fin troppo vincolata alle giocate dei singoli, la squadra di casa pedala controvento fino alla sirena: Luongo e Quaranta fissano la parità a quota 48.
Il colpo d’ala dei fuori quota Batka e Chaves non basta a scongiurare il pericolo, tant’è che la Partenope passa persino al comando dopo una tripla di Matera: 50-51. Il testa a testa prosegue serrato almeno fino a metà tempo, quando l’ex centro della Nazionale slovacca battezza la retina dai 6.75: 58-55 a 5’30” dal gong.
I giovani napoletani pagano a caro prezzo gli sforzi compiuti per restare in partita e si espongono alle micidiali transizioni del Power Basket: Chaves dispensa assist a ripetizione per un incontenibile De Angelis che – dopo un paio di imboscate al ferro – consegna ai suoi il biglietto per la Final Four con un tiro da 3.
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Eliminati i due quintetti dell’Agro
I quarti di finale hanno invece respinto i due quintetti dell’Agro, eliminati dalle squadre casertane: la Angri Pallacanestro è stata battuta in casa per la seconda volta in questa stagione dalla Fugigreno Mondragone (60-77 il verdetto del PalaGalvani), mentre la Gustarosso Sarnese si è arresa alla Mondo Camerette Caserta, che ha superato la squadra-satellite della Virtus Arechi Salerno per 82-57.
La squadra allenata da Francesco Chiavazzo – che ha concesso un minutaggio più ampio agli uomini del secondo quintetto, senza per questo rinunciare ai suoi titolari – prende slancio con una tripla di Orsini, a cui si accoda Granata (5-3). Iannicelli replica al giovane Pagliaro e, con la complicità di Ruggiero, porta i grigiorossi sul 10-5.
I casertani insistono dall’arco per non perdere contatto da Angri, a maggior ragione quando Bucciol firma il massimo vantaggio interno sul 17-10. A lungo andare, il piano funziona: Ouro Kamal e Ani ristabiliscono la parità a 17 prima dell’uno-due di Globys che inchioda il tabellone sul 21-17 al primo riposo.
Al ritorno sul parquet, salgono sulla ribalta i due tiratori croati di coach Fabbri, Marinovic e Jelicic: dalle mani di quest’ultimo passa la tripla del sorpasso (24-25). Consolidata l’intesa tra esterni ed interni, la Fugigreno può sprigionare tutto il suo potenziale offensivo: Longobardi cede il testimone a Ouro Kamal, che punisce per due volte di fila nel cuore dell’area. Infine, Jelicic centra il bersaglio ancora dalle retrovie: 26-38.
Chiuso il primo tempo sul -10 grazie a una sortita di Ruggiero, Angri continua a faticare oltremodo contro i versatili tiratori ospiti, che ricominciano a martellare il canestro dal medio raggio (con Uchenna Ani e Jelicic) così come a ridosso del ferro (con Ouro Kamal, 32-46).
Arrampicatasi fino al +16, Mondragone riduce i giri del motore sui due lati del campo: i padroni di casa ne approfittano per piazzare un break di 9-0 aperto da Bucciol e chiuso da una tripla di Iannicelli (41-48). Scossa dai propositi di rivalsa degli avversari, la Fugigreno non si limita soltanto ad esplorare l’area, ma affonda il colpo anche dalla distanza: Ehigiamusoe segna dall’angolo la tripla del +12, poi ritoccato da Pierluigi Di Palma. 45-55.
L’ottimo impatto offensivo di Bucciol regala per l’ultima volta ai padroni di casa il brivido della singola cifra di svantaggio: 50-59 con 7’30” da giocare. La rincorsa alla Final Four di aprile, però, si conclude definitivamente quando Marin Jelicic scocca una dopo l’altra tre frecce dall’arco.
Nel lotto delle semifinaliste c’è posto anche per la Miwa Benevento, che ha eliminato con un debordante 110-73 la Al Delfino Mugnano.
