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Continua l’inchiesta su Roma, Lazio e Salernitana

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Proseguono le indagini preliminari avviate nei confronti della Roma e della Lazio. Ricordiamo che la settimana scorsa, erano state eseguite le operazioni di perquisizione non solo nelle sedi dei club laziali e romani, ma anche in casa della Salernitana.

Guardia di Finanza in casa della Salernitana

Dicevamo, l’erba del vicino. E si potrebbe leggere in molti modi, come quelli di una Lazio sempre attenta a valutare la Salernitana come il suo personale laboratorio, il suo hub se vogliamo, ma se proprio vogliamo dirla tutta, come una meretrice. Una mucca da latte, una donna da quartiere da usare più e più volte. Ai tanti che spesso avranno pensato che la gente di Salerno fosse fortunata, ora sapranno quanto pungenti fossero quei nodi al pettine di dieci anni di mezze verità nascoste dietro a un dito.


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Perquisizioni in casa di Roma, Salernitane e Lazio. Ed è proprio dal binomio “Salernitana e Lazio” come se fossero ancora legate, che un brivido freddo sale per la schiena. Ma tutto si chiarisce anche, una soluzione cognitiva nello stesso male, come se yin e yang avessero tradotto in un italiano più che ‘fesso’ la risposta.

La Salernitana, quella di oggi insomma e, se vogliamo, quella di sempre, non c’entra niente, anzi… proprio gnente! Perché per capirci bene, quando Iervolino ha acquistato il pacchetto, lo ha fatto con una formula degna di eBay o Subito.it, ovvero, ‘visto e piaciuto’. Non c’era tempo e, soprattutto, la Salernitana di Milan, e bisogna sottolinearlo, l’amministratore delegato, è una società trasparente, anni luce lontana dai sotterfugi che fecero apparire per anni il club granata come una beach malesiana dall’acqua cristallina.

In quella estate di ansia che portava la Bersagliera in Serie A, con una squadra ancora da costruire, con un budget sconosciuto ai più, molti si chiesero di Akpa Akpro. Il calciatore faceva rientro alla Lazio, e alla sua voce rispondeva una somma forse sproporzionata, con tutto il bene per l’ivoriano che oggi è un perno dell’Empoli in Serie A, senza parlare dei vari Sprocati, Cicerelli, Casasola, Marino, Novella, Morrone. Tutte storie nascoste, appunto, da un dito. Sì, magari una storia anche tecnica poiché alcuni di questi hanno poi contribuito alla promozione in massima serie, molto frutto del Condottiero, Fabrizio Castori.

Sotto la lente della Guardia di Finanza ci sono finiti bel quattro campionato quindi, quelli che vanno dal 2017 al 2021. Due pre-pandemia, altri due nel bel mezzo di un campionato semi estivo ed entrambi a porte chiuse, senza incassi. Ma la gente iscritta nel registro della Procura di Tivoli ha le facce dei soliti ‘quattro bravi ragazzi’, gli ‘amici di merenda’ o qualsiasi altra assonanza che riporti a gente che usa le crepe legali per aggirare la Legge. Tutto deve essere ancora provato. Tutto è nella fase delle indagini preliminari, e niente si può dire prima. Ma la gente di Salerno già sa, ha imparato di tasca propria. L’inchiesta avviata dalla procura di Tivoli, riguarderebbe 7 cessioni effettuate dalla Lazio alla Salernitana, quelle di Novella, Morrone, Akpa Akpro, Casasola, Marino, Cicerelli e Sprocati. In questo caso, il valore dei calciatori sarebbe stato modificato per ragioni inerenti al bilancio

Claudio Lotito, Ugo Marchetti – il quale più che altro si è trovato per mezzo – e, non ultimo, Angelo Fabiani. Si è scoperchiato un vaso di Pandora e questo non sarà facile da coprire.

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Angelo Mariano Fabiani

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Ugo Marchetti | © Bruno Maffia

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Claudio Lotito | © SalernoSport24
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