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Cavese, Santoriello: “Mi assumo la responsabilità di tutto, pronti a ripartire”

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Il presidente della Cavese Massimiliano Santoriello si è espresso sul futuro dei metelliani e sulla stagione appena trascorsa.

Cavese, Santoriello: “Punto alla riammissione”

In mattinata dopo mesi di silenzio, il presidente della Cavese Massimiliano Santoriello si è concesso ai giornalisti per discutere della stagione appena trascorsa che ha portato la retrocessione della Cavese in Serie D e del futuro della società.

In primis il presidente metelliano ha voluto ricordare il mister Antonio Vanacore, scomparso nel mese di marzo a causa del COVID-19.

Di seguito un estratto della conferenza stampa pubblicata sulla pagina ufficiale del club metelliano.

«Le ultime settimane sono state difficili perché non è stato facile metabolizzare questa retrocessione. Questo è stato un anno difficile anche per la morte di Antonio Vanacore che ha reso tutto molto complicato. Ringrazio chi ha continuato a credere ancora nella Cavese nonostante tutto. Sono il responsabile di tutto questo che è accaduto».

La riammissione in C o campionato di livello in Serie D?

«L’obiettivo più ambizioso è quello di fare l’impossibile per avere la riammissione in Serie C perché fuori dal campo godiamo di ottima salute e nonostante tutte le problematiche faremo in modo di avere il ritorno tra i prof. Stiamo studiando la situazione e solo con la fine di stagione si può capire qualcosa in più, anche perché uscirà un regolamento con i parametri».

«Da un punto di vista societario dovremo iscriverci in Serie D e dovremmo preparare la domanda di riammissione. Per quanto riguarda la parte tecnica, stiamo cercando un DS che possa ricostruire il tutto, una persona esperta e navigata con la voglia di vincere, a cui darò un budget a disposizione per effettuare gli acquisti».

La stagione appena trascorsa

«Io ho sempre delegato, direttori e allenatori sono sempre stati liberi nelle loro scelte. L’avvicendarsi dei collaboratori è una cosa che capita, quando non ci sono i risultati si cerca di rimediare, ma a volte i rimedi sono peggio del male, questo è il calcio. Spero di aver fatto tesoro di queste esperienze. Mi prendo tutte le responsabilità ma ci sono stati anche tanti episodi sfortunati. Dobbiamo guardare avanti».

«Avevo avuto l’impressione di una buona squadra inizialmente, forse erano troppo giovani e c’è mancato l’entusiasmo dei risultati. Successivamente la rosa è stata ulteriormente rinforzata ma, purtroppo, i fatti non ci hanno dato ragione. Forse nelle ultime 5 partite si è visto il valore della squadra ma quando ormai era troppo tardi. Comunque è stato un campionato dove, tranne la Ternana, ce la siamo giocati con tutti e solo la classifica non ha rispecchiato il nostro reale valore. Scelte che non rifarei? Nessuna perché sicuramente sono responsabile ma abbiamo avuto tanta sfortuna che ha deciso il tutto. Forse non aver preso determinati calciatori a mister Modica è stato un errore».

«Sembra che potessimo riprenderci visto che avevamo fatto 8 punti in 4 gare e avevo dato carta bianca per il calciomercato. Poi dopo con l’avvento del covid è precipitato tutto e non mi spiego cosa sia potuto accadere».

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Ugo D'Amico
Ugo D'Amico
Classe 1996, giornalista pubblicista dal 2022 e prossimo alla laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Nato praticamente con una palla tra i piedi, ma vista la scarsa qualità il sogno ora è di raccontare le mille emozioni che regala quel magico prato verde. Sono cresciuto seguendo le gesta di: Del Piero, Buffon, Ronaldo, Messi e tanti altri. Appassionato di calcio locale, passione che permette di capire a 360° le innumerevoli sfaccettature che sono presenti in questo fantastico mondo.

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