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Castellacci: “Mazzocchi? Potrebbero occorrere un paio di mesi”

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Preoccupa l’infortunio di Pasquale Mazzocchi che potrebbe rimanere fuori più tempo del previsto. A parlarne anche Castellacci, ex medico della nazionale italiana di calcio

Castellacci ospite a Radio Punto Nuovo

L’ex medico della nazionale italiana di calcio ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo, durante il corso della trasmissione “Punto Nuovo Sport Show”. Tra gli argomenti toccati anche l’infortunio di Pasquale Mazzocchi, che sembra poter avere una data di ritorno.

Il giocatore della Salernitana si è fermato con la nazionale, facendosi male ad un ginocchio. Tanta la preoccupazione del popolo granata, che ora teme che il suo pupillo possa non tornare in tempo per i prossimi impegni di Serie A.


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Le parole dell’ex medico

Castellacci ha parlato non solo di Mazzocchi, ma anche di nazionale. Ecco le sue parole: «Sono periodi tristi per me, vedere un Mondiale senza l’Italia… Il calcio però è il calcio, quindi lo seguiremo comunque. Di certo il nostro movimento adesso non è all’altezza delle quattro stelle che portiamo sul petto. La speranza è ripartire dai giovani, mixando con l’esperienza giusta per andare avanti. Mancini non ha molto alternative rispetto a quanto già stia facendo. Quest’anno tutte le squadre hanno dovuto affrontare preparazioni diverse e ha sovraccaricato i sistemi muscolari di molti atleti. Per questo abbiamo testimoniato tutti questi infortuni ed è bastato poco per vederne altri anche in Nazionale. Quando si gioca così tanto è normale purtroppo».

Poi sul terzino della Salernitana «Mazzocchi? È un problema di diagnosi, al momento è ancora troppo vaga per dare un tempo di recupero certo. Dal comunicato della Salernitana sembra aver avuto fortuna, però bisogna capire di che grado sia la lesione del legamento collaterale. Se è di primo grado, basterà un mesetto. Se di secondo occorreranno un paio di mesi, invece. Se di terzo, per carità speriamo di no, servirebbe addirittura un’operazione». Poi chiude parlando di mondiale: «I calciatori sono abituati a dare tutto in queste competizione, al rientro ci sarà una fase di scarico inevitabile. Dovranno essere bravi gli staff a ricaricarli e a rimotivarli».

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