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Caso plusvalenze: oggi prende il via il processo sportivo. Le squadre a rischio

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Quest’oggi prenderà il via, a Roma, il processo sportivo per il caso plusvalenze. Sono undici le squadre coinvolte, cinque di queste sono di Serie A. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono anche molti dirigenti.

Caso plusvalenze, oggi parte il processo

Aggiornamento ore 13:00

Di seguito, la lista completa con le richieste della Procura:

  • Juventus: Fabio Paratici (16 mesi e 10 giorni); Federico Cherubini (6 mesi e 20 giorni); Andrea Agnelli (12 mesi); Pavel Nedved, Enrico Vellano, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Maurizio Arrivabene, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio (8 mesi); 800.000 euro di ammenda.
  • Napoli: Aurelio De Laurentiis (11 mesi e 5 giorni); Jacqueline Marie Baudit, Edoardo De Laurentiis, Valentina De Laurentiis (6 mesi e 10 giorni); Andrea Chiavelli (9 mesi e 15 giorni); 392.000 euro di ammenda.
  • Novara: Orlando Urbano (stralciato); Maurizio Rullo (stralciato); 8.000 euro di ammenda.
  • Pescara: Daniele Sebastiani (12 mesi e 20 giorni); Gabriele Bankowki (7 mesi e 20 giorni); Roberto Druda (8 mesi); 125.000 euro di ammenda.
  • Pro Vercelli: Franco Smerieri (9 mesi); Anita Angiolini (9 mesi e 20 giorni); Paolo Pinciroli (9 mesi); 23.000 euro di ammenda.
  • Chievo: Giuseppe Campedelli (10 mesi); Luca Campedelli (10 mesi e 5 giorni); 3.000 euro di ammenda.
  • Parma: Luca Carra (14 mesi e 5 giorni); Marco Ferrari (6 mesi e 20 giorni); Pietro Pizzarotti (10 mesi e 15 giorni); Giacomo Malmesi (7 mesi e 10 giorni); Paolo Piva (6 mesi e 10 giorni); Marco Tarantino (6 mesi e 20 giorni); 338.000 euro di ammenda.
  • Pisa: Giovanni Corrado (7 mesi e 10 giorni); Giuseppe Corrado (10 mesi); Raffaella Viscardi (6 mesi e 20 giorni); Julie Michelle Harper, Alexander Knaster, Marco Lippi (6 mesi e 10 giorni); Mirco Paletti, Giovanni Polvani, Stuart Grant Thompson, Stephen Gaucci (6 mesi); 90.000 euro di ammenda.
  • Empoli: Pietro Zaccari (6 mesi e 10 giorni); Francesco Ghelfi (11 mesi e 25 giorni); Fabrizio Corsi (11 mesi e 15 giorni); Rebecca Corsi (7 mesi e 20 giorni); 42.000 euro di ammenda.
  • Sampdoria: Massimo Ienca (8 mesi e 20 giorni); Massimo Ferrero (12 mesi); Antonio Romei (7 mesi); Paolo Repetto, Gianluca Tognozzi, Giovanni invernizzi, Paolo Fiorentino (8 mesi); Giuseppe Profiti, Enrico Castanini, Gianluca Vidal, Adolfo Praga (6 mesi e 20 giorni); 195.000 euro di ammenda.
  • Genoa: Enrico Preziosi, Giovanni Blondet (6 mesi e 10 giorni); Alessandro Zarbano (10 mesi e 15 giorni); Diodato Abagnara (6 mesi e 10 giorni); 320.000 euro di ammenda.

Oggi si comincia: a Roma partirà il processo sportivo sulle plusvalenze fittizie. Il processo, che dovrebbe durare fino al 15 aprile, si aprirà con la requisitoria della Procura Federale. I club coinvolti sono undici, di cui cinque di Serie A (Napoli, Juventus, Empoli, Sampdoria e Genoa). Tantissimi i dirigenti indagati: 62.

Cosa rischiano le squadre?

A tremare sono due squadre di Serie B: Parma e Pisa. Nell’atto di deferimento che riguarda queste due società, viene citato il comma 2 dell’articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva. Questo articolo prevede la possibilità di punti di penalizzazione, di retrocessione o di esclusione dal campionato. La penalizzazione importante, di carattere afflittivo, verrebbe applicata eventualmente anche nella prossima stagione.

Ma perché a rischiare maggiormente sono solo queste due squadre? Perché, secondo l’accusa, la plusvalenza fittizia è stata determinante, per Parma e Pisa, per poter effettuare l’iscrizione al campionato. Scenario che non si è verificato per le altre nove società coinvolte, che riceverebbero, quindi, solo multe e inibizioni per i dirigenti. Parma e Pisa rischiano la stessa sorte del Chievo. I veneti vennero penalizzati con la retrocessione proprio perché usarono le plusvalenze gonfiate per iscriversi al campionato.

Ci sarà, inoltre, un nuovo tentativo della Procura Federale di sfondare il muro dell’impossibilità di fissare oggettivamente il valore economico di un calciatore. E la Procura ci proverà facendosi forte dei primi riscontri dell’indagine ‘Prisma’ di Torino, della relazione della Covisoc e della ‘verifica ispettiva’ della Consob.


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