Il giorno della verità a Debrecen (Ungheria), sede del torneo preolimpico di basket 3X3. Andrea Capobianco, Rae Lin D’Alie e la Nazionale italiana contro il Canada nel primo dei match senza ritorno.
Capobianco e D’Alie eliminati ai quarti del preolimpico
Una sfida a senso unico: l’Italia del basket 3X3 allenata da Andrea Capobianco e guidata sul playground da Rae Lin D’Alie si arrende al Canada e, pertanto, non parteciperà ai Giochi olimpici della prossima estate.
Il 21-8 subito per mano delle nordamericane è lo specchio fedelissimo di una partita giocata in apnea fin dai primi possessi, con il quartetto azzurro tenuto a distanza di sicurezza dal tabellone e perciò costretto a ripetute forzature dalla distanza.
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Lo 0-4 iniziale firmato dalle gemelle Michelle e Katherine Plouffe è l’anticamera dello strappo decisivo che si consuma ancor prima di metà partita, quando Crouzon segna 4 punti di fila, compreso il canestro pesante dell’1-9 che, nei fatti, chiude anzitempo i conti.
Un solo lampo azzurro in tutta la serata: il tiro da 2 segnato da Laura Spreafico – forse la migliore del quartetto italiano in Ungheria – che aveva riportato la Nazionale sul -6 (5-11) a poco più di 4′ dal termine. Tuttavia, le ottime percentuali dall’arco delle rivali hanno strozzato sul nascere ogni possibilità di rimonta: l’uno-due di Katherine Plouffe e Crouzon avvicina il Canada al traguardo, tagliato a poco meno di 30″ dalla sirena con un canestro da sotto di Michelle Plouffe.
La magia non si è ripetuta e il movimento non è cresciuto dopo Tokyo
E così, il 3X3 italiano sarà spettatore del prossimo torneo a cinque cerchi, in programma dal 30 luglio al 5 agosto all’ombra della Tour Eiffel. L’epilogo (temuto) di un triennio in cui la Federazione ha fatto pressoché nulla per contribuire alla crescita del movimento nazionale dei playground: senza un campionato o una lega ufficiale, è praticamente impossibile immaginare una crescita sostanziale dei praticanti e dell’interesse per la disciplina, che non ha conquistato l’attenzione del pubblico neppure all’indomani del Mondiale vinto a Hong Kong nel 2018.
La probabilissima uscita di scena dal giro azzurro delle veterane Consolini e D’Alie dovrebbe preparare il terreno a un nuovo ciclo in vista dei Giochi olimpici di Los Angeles, ma la base è al momento troppo ristretta per immaginare un rilancio nel prossimo quadriennio. A questo punto, l’auspicio è che la magia di Tokyo – dove l’Italia raggiunse i quarti di finale – non resti isolata.