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Lorenzo Corbetta: “Ho visto giocare Paradela! Ve lo racconto”

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Primo giorno di mercato in Italia, il nome che riempie le colonne dei giornali salernitani è quello di Josè Paradela, centrocampista argentino del River Plate. Per l’occasione abbiamo intervistato il manager e analista, consulente di mercato nel mondo del calcio per alcune società, oltre che per alcune agenzie di procuratori, Lorenzo Corbetta che lo ha visto giocare al “Monumental” di Buenos Aires.

L’analista Lorenzo Corbetta parla di Paradela

Il nome forte delle ultime ore in casa Salernitana è Josè Paradela. Morgan De Sanctis e il suo staff stanno lavorando senza sosta per assicurarsi le pedine necessarie al modulo di mister Paulo Sousa. Non era passato inosservato il viaggio degli uomini del DS in Sudamerica in primavera, ma non erano emersi i nomi dei calciatori sotto la lente di ingrandimento. Oggi uno dei più interessanti e sicuramente Paradela, esploso alla Gimnasia sotto i consigli di Diego Armando Maradona e oggi. Potrebbe approdare all’ombra dell’Arechi nei prossimi giorni.

Chi è Lorenzo Corbetta

Per l’occasione abbiamo intervistato Lorenzo Corbetta de La Fiera del Calcio, è un manager e analista, consulente di mercato nel mondo del calcio per alcune società, oltre che per agenzie di procuratori. Corbetta lo ha visto giocare al “Monumental” di Buenos Aires e ci parla di Paradela.

Perché El Mudo? Gli inizi e poi… Maradona

«Josè Paradela, soprannominato ‘El Mudo’ perché parla molto poco è un ragazzo del ’98 della provincia di Buenos Aires, Quiroga, nella parte interna dell’Argentina. Dopo il Rivadavia passò nel Gimnasia, club che non ha tantissime risorse ma che ha avuto in panchina Maradona appena prima che morisse. Paradela nel storico club nel triennio dal 2018 al 2021 prima di andare al River Plate».

Tecnica ed evoluzione del ruolo

«È un centrocampista con un buon fisico, ma anche ottime doti tecniche. È un mancino che può giocare interno di centrocampo ed è emerso facendo quello che in Argentina viene chiamato ‘doble 5’. Poi in carriera ha avuto un’evoluzione differente: al Gimnasia giocava ancora interno quando lo lanciò Pedro Troglio, vecchia conoscenza italiana (Verona, Lazio ed Ascoli da giocatore, ndr). Poi è salito alla ribalta quando arrivò Maradona».

L’investitura di Gallardo

«Arriva quindi la chiamata del River Plate quando Marcelo Gallardo lo vuole per sostituire Ignacio Fernández che, ai los Millonarios, era un punto di riferimento importante del centrocampo e non solo. Come dicevo non parla tanto ma mette in campo tantissima personalità, sia nelle giocate che nella grinta. Ha la garra argentina».

Quanto costa Paradela e cosa dovrà fare la Salernitana?

«Il River lo paga due milioni ed ottocentomila dollari, cifra che copre il 75% del cartellino; il 25% resta diviso tra Rivadavia e il Gimnasia, una cosa comune in sudamerica. Se la Salernitana lo acquistasse oggi dovrebbe pagare il River Plate che a sua volta darà una percentuale alle altre due squadre. Ad ogni modo i Granata lo prenderanno in prestito con riscatto, il River vorrebbe l’obbligo di riscatto mentre i dirigenti della Salernitana lavorano per il ‘diritto’. La cifra potrebbe essere di poco meno ai cinque milioni».

L’ultimo River, l’ultimo Paradela

«L’ultimo campionato di Gallardo al River è stato difficile e di riflesso anche per Paradela; qualche problema di ambientamento all’inizio oltre che giocarsi il posto con altri. Inoltre è un River che funziona molto meno per cui lui fa un po’ fatica. Questa stagione, invece, è stato protagonista dall’inizio nel quale è totalmente coinvolto. Qui lui copre il ruolo di mezzala, sia a destra che a sinistra inserendosi spesso per arrivare al tiro e giocare in un ruolo più avanzato. Altre volte gioca direttamente da trequartista nello scacchiere di Demichelis, un 4-3-2-1 (il modulo che vorrebbe Paulo Sousa come affermato da De Sanctis, ndr)».  

Cosa potrebbe dare alla Salernitana

«Per i granata è un grande colpo perché porta tecnica e soluzioni. Non è un giocatore molto veloce ma in una squadra che vuole ‘giocare’ il pallone come ha fatto vedere Paulo Sousa alla Salernitana… può essere una gran chiamata».

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