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La Gelbison convince nonostante l’inferiorità numerica: il match di Andria

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Nel match della 30ª giornata del Girone C di Serie C, la Fidelis Andria ospita, allo stadio “Degli Ulivi”, la salernitana Gelbison, in una sfida dal sapore di salvezza. I padroni di casa, sconfitti in una sola occasione nelle ultime cinque partite casalinghe, cercheranno di ritrovare la vittoria, augurandosi di invertire il trend negativo. L’assenza di Don Bolsius peserà e non poco nella manovra offensiva degli andriesi. I rossoblù, d’altro canto, godono di un discreto momento di forma grazie ai quattro punti conquistati nelle due ultime uscite.

Fidelis Andria-Gelbison: il periodo dei cilentani

Le due vittorie conquistate sotto la gestione Esposito portano serenità in casa Gelbison. La squadra di Vallo della Lucania, attualmente in quindicesima posizione, vorrà proseguire il nel migliore dei modi il rush finale di campionato, cercando di evitare i temibili play-out.


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Primo tempo

La prima occasione del match arriva al 5′ con Cargnelutti che perde un brutto pallone a centrocampo, ma la ripartenza della Fidelis Andria termina con una debole conclusione di Ekuban: il tiro a giro telefonato finisce tra le braccia di D’Agostino. Gilli col traversone, all’11’, pesca in area di rigore De Sena che non trova, però, lo specchio della porta. Qualche minuto più tardi, Graziani con uno spunto sulla trequarti prova la conclusione dopo una serie di finte: Savini respinge la sfera in corner. Al 14′, ancora pericolosa la Gelbison con Tumminello che tenta il cross sull’out di sinistra: il traversone deviato si trasforma in un’insidiante traiettoria indirizzata verso lo specchio, che per poco non sorprende l’estremo difensore dei pugliesi. Una bella occasione costruita dai cilentani, al 25′, porta a un rimpallo che arriva a De Sena che, senza pensarci due volte, calcia al volo trovando i guantoni di Savini.

Al 29′, Gilli trova le gambe di Ekuban con un intervento sconsiderato: il difensore cilentano era già ammonito e lascia in dieci uomini la squadra di mister Esposito. Uliano con un grande spunto sulla destra mette in mezzo una palla bassa indirizzata verso Tumminello: il nativo di Erice impatta il pallone col tacco e sfiora l’eurogol. Al 40′, il fischietto Milone ravvisa un calcio rigore in favore dei padroni di casa: il tentativo di Candellori viene fermato dal braccio largo di Nunziante. Arrigoni sul dischetto. Anatrella intuisce l’angolo, tocca ma non basta: è 1-0 per i padroni di casa. Finisce così il primo tempo di Andria: una prima frazione ricca di emozioni.

Secondo tempo

Al 55′, De Sena pareggia i conti col suo ottavo gol stagionale. Il cross basso, deviato da un difensore biancoazzurro, carambola verso l’attaccante napoletano che insacca al volo infilando il portiere della Fidelis Andria. Palla del vantaggio, al 67′, per la Gelbison sui piedi di De Sena: il giocatore, ben imbucato da un lancio preciso di Tumminello, punta e salta l’avversario, calcia di destro ma non trova di poco l’angolino. Nonostante l’inferiorità numerica la Gelbison spinge e per poco non trova il gol del vantaggio, ancora un volta con De Sena che calcia in area e non pesca di un nulla l’incrocio. Le continue proteste di Esposito portano all’espulsione del tecnico di Avellino, al 27′ del secondo tempo. Una prodezza di Anatrella salva la squadra di Vallo: un tiro deviato, ma ben indirizzato di Micovschi si impenna e il numero 12 degli ospiti, con un colpo di reni, innalza il pallone sopra la traversa.

La Gelbison, in dieci uomini per sessantuno minuti, disputa una buona partita, sfiora il vantaggio in diverse occasioni, resiste agli attacchi finali degli avversari, ma non la spunta. Al “Degli Ulivi” termina 1-1.

FIDELIS ANDRIA (4-3-3): Savini; Delvino (Djibril 71′), De Franco, Dalmazzi; Ciotti, Arrigoni, Candellori, Micovschi; Pavone (Salandria 61′), Costa Ferreira (Pastorini 61′); Ekuban. A disp. Polverino, Finizio, Castellano, Orfei, Ventola, Pastorini, Borg, Djibril, Salandria, Grosso, Alba, Paolini, Marino. All. Taurino

GELBISON (3-5-2): Anatrella; Gilli, Cargnelutti, Loreto; Nunziante (Correnti 88′), Papa, Uliano, Graziani (Fornito 81′), Onda (Granata 62′); De Sena (Infantino 88′), Tumminello (Marong 80′). A disp. D’Agostino, Granata, Marong, Infantino, Sané, Capone, Fornito, Correnti, Kyeremateng, Porcino. All. Esposito

Marcatori: Arrigoni, De Sena
Ammonizioni: Arrigoni, Delvino, Nunziante, De Sena, Dalmazzi, Anatrella, Micovschi
Espulsioni: Gilli

Arbitro: Stefano Milone
Assistenti: Fabio Dell’Arciprete, Giuseppe Luca Lisi
IV uomo: Cristiano Ursini

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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