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Tumminello sentenzia il Messina nel finale: il primo round va alla Gelbison

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In scena, al “Guariglia” di Agropoli, il primo round dei play-out di Serie C tra Gelbison e Messina. Ultimo treno per la salvezza al quale le due squadre cercheranno di aggrapparsi: i cilentani per scrivere un pezzo di storia; i peloritani per non deludere le aspettative degli oltre settecento tifosi accorsi dalla Sicilia.

Gelbison-Messina: la stagione dei cilentani

Il campionato dei salernitani è stato un’autentica montagna russa, con picchi di forma elevati sottolineati dalle vittorie consecutive infilate a cavallo tra settembre e ottobre e dai pareggi significativi di Picerno e Crotone, passando per lo scivolone firmato Monopoli all’esordio stagionale al “Guariglia”, fino alle cocenti sconfitte dell’ultimo periodo negli scontri salvezza contro Turris e Viterbese.

Il problema costante è stato chiaramente la produzione offensiva: con ventiquattro gol fatti, la Gelbison ha attualmente il peggior attacco del Girone C. Senza la meticolosa cura della fase difensiva tanto ricercata da Fabio De Sanzo, probabilmente, i vallesi si troverebbero in posizioni di classifica ben peggiori rispetto a quella attuale.

Dopo la parentesi Esposito, chiamato nuovamente al timone della nave dopo il difficile avvio di campionato, a Galderisi spetta l’arduo compito di risollevare la china, spendendo questi due ultimi ‘gettoni extra’ per conquistare la permanenza in categoria.


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Primo tempo

Come prevedibile, l’incontro mostra sin da subito le sfumature di una vera e propria battaglia agonistica. Il direttore di gara Panettella è chiamato più ad arrestare il gioco per cercare di calmare gli animi dei protagonisti. Al 22′, Fumagalli commette un’ingenuità: nel tentativo di rilancio, l’estremo difensore giallorosso, in maniera abbastanza goffa, tocca con la mano il pallone fuori dall’area di rigore. L’arbitro opta per una punizione dal limite, senza alcuna sanzione, ritenendo l’episodio fortuito. La conclusione di Fornito supera la barriera, ma non si abbassa abbastanza per centrare lo specchio della porta. Il primo squillo degli ospiti arriva al 35′, con una buona trama offensiva, Perez trova spazio per calciare a giro da fuori: il suo destro esce fuori di non molto.

Termina sullo 0-0 un primo tempo povero di emozioni: tra Gelbison e Messina regna la ‘paura’ di commettere errori che, a questo punto, potrebbero risultare fatali.

Secondo tempo

Episodio dubbio al 50′: un buon movimento di De Sena disorienta la difesa messinese; il pallone arriva dalle parti di Infantino che calcia di prima intenzione trovando il corpo di un difensore biancoscudato. Sospetto tocco con la mano che il fischietto barese ritiene non punibile col calcio di rigore. Poco dopo, termina a fil di palo il destro secco rasoterra di De Sena, direttamente da calcio di punizione. Clamorosa occasione per gli ospiti che, in maniera totalmente casuale, con un cross da destra di Berto, centrano l’incrocio dei pali della porta difesa da D’Agostino. Gelbison a un passo dall’1-0, al 64′: un buon traversone di Cargnelutti taglia l’area non trovando di pochissimo la zampata vincente di Tumminello prima e Kyeremateng poi. I padroni di casa lamentano, nel finale, una trattenuta su Infantino. Proteste che non smuovono Panettella che fa cenno di proseguire. Arriva il gol pesantissimo di Marco Tumminello che si scrolla di dosso le critiche segnando, probabilmente, la rete più importante della stagione dei cilentani.

È game over al “Guariglia”: la Gelbison si regala un vantaggio prezioso in vista del secondo round di Messina.

Gelbison (3-4-1-2): D’Agostino; Gilli, Cargnelutti, Granata (Uliano 71′); Nunziante, Fornito (Papa 84′), Loreto (Porcino 84′); Graziani (Caccavallo 61′); Kyeremateng; De Sena (Tumminello 61′), Infantino. A disp.: Anatrella, Vitale, Marong, Onda, Capone, Corda, Papa, Uliano, Porcino, Correnti, Caccavallo, Sane, Tumminello. All. Galderisi

Messina (4-3-2-1): Fumagalli; Trasciani, Ferrini, Ferrara, Berto; Fofana, Marino (Balde H. 71′), Fiorani (Konate 58′); Kragl, I. Balde (Ragusa 58′); Perez. A disp.: Daga, Lewandowski, H. Baldé, Salvo, Konate, R. Marino, G. Ortisi, Napoletano, Curiale, Grillo, Iannone, Ragusa, Zuppel. All. Raciti

Marcatori: Tumminello 93′
Ammoniti: Cargnelutti (G), Marino (M)

Arbitro: Claudio Panettella di Bari
Assistenti: Davide Stringini di Avezzano, Giorgio Ravera di Lodi
IV uomo: Mario Perri di Roma 1

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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