Aldo Russo è l’anello di congiunzione tra il basket femminile e il movimento giovanile salernitano. SalernoSport24 ha raggiunto in esclusiva il tecnico napoletano per fare il punto della situazione.
Aldo Russo: “No a discriminazioni tra i tornei di basket”
Salerno Basket ’92 e Hippo Basket Salerno: le due anime professionali di Aldo Russo, capo allenatore della squadra femminile di serie B e direttore tecnico dell’ippocampo. SalernoSport24 ha ascoltato il suo parere sulla ripresa dei campionati regionali e sul futuro dell’attività di base.
All’inizio di questa settimana, il CONI ha accettato la proposta della Federbasket di inserire la serie C Gold, la C Silver e la B femminile tra i tornei di interesse nazionale. Quanto sarà complessa la ripresa dell’attività per la Salerno Basket dopo la lunghissima interruzione degli allenamenti?
«In queste settimane, sto lavorando a strettissimo contatto con il preparatore atletico Vincenzo Di Capua, che peraltro fa parte anche dello staff tecnico della Hippo. Durante il secondo lockdown, abbiamo provato a tenere in allenamento le ragazze con piani di lavoro individuali e virtuali. Con la Salerno Basket eravamo arrivati a un passo dall’inizio del campionato dopo due mesi di ottimo lavoro. A questo punto, però, la più grande incognita sarà il tempo a disposizione prima del debutto ufficiale».
In ogni caso, la sua squadra avrà davanti a sé un campionato molto impegnativo. Come preparare una stagione così breve e compressa?
«Per forza di cose, sarà una stagione diversa dalle altre per il calendario, la formula di ciascun girone e lo stato di forma delle ragazze. Ho la fortuna di avere un gruppo molto giovane e di spessore, con il quale era nata subito una bella intesa. I nostri obiettivi non cambiano: fare bella figura per conquistare un posto nei play-off e recitare fino in fondo la nostra parte. In ogni caso, le ragazze sono concentrate e, in breve tempo, potremo contare anche sulle nostre straniere».
È sempre più concreta l’ipotesi che gli altri campionati regionali e le attività giovanili possano essere annullate per quest’anno. Qual è il rischio più grande che corrono le leve più giovani, alle quali la Hippo Basket ha dedicato i suoi sforzi negli ultimi dieci anni?
«È una questione che ci sta tenendo in allerta: temiamo che i campionati di interesse regionale possano essere gravemente discriminati. A prescindere dalle decisioni che saranno prese dalle istituzioni sportive, quel che conta di più è riportare i giovani in palestra. Si tratta anzitutto di coinvolgerli anche sul piano mentale per combattere la pigrizia degli ultimi mesi. Questo è l’obiettivo più importante per noi».
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