Sconfitta impietosa quella maturata al “Gewiss Stadium”, con l’Atalanta che asfalta la Salernitana: ecco le pagelle dei granata.
Atalanta-Salernitana, le pagelle granata
Nicola sceglie di cambiare modulo e la Salernitana va in campo con il 3-4-1-2, con Vilhena nel ruolo di trequartista. L’Atalanta, però, domina in lungo e in largo, mostrando una forma invidiabile. Risultato mai in discussione. I nerazzurri dilagano e la Salernitana è nel pallone. I cinque gol subiti ne sono la prova. Record negativo in Serie A per i granata, che non avevano mai subito così tante reti in un solo tempo. La difesa soffre tantissimo, soprattutto Fazio, che si fa surclassare da Hojlund.
Nella ripresa Nicola cambia disposizione e passa al classico 3-5-2: Vilhena torna nei tre di centrocampo e Lovato lascia il campo per far posto a Gyomber. L’Atalanta concede più spazi in ripartenza – ad inizio tempo – e i granata arrivano alla conclusione rendendosi pericolosi, a differenza dei primi 45 minuti di gioco. Il problema è che è troppo tardi. Inoltre, proprio quando la Salernitana sembrava aver trovato un po’ di coraggio in più, l’Atalanta è tornata a bussare alla porta di Ochoa, segnando ancora e ancora, rendendo la sconfitta imbarazzante. Saranno ore decisive per il futuro di Nicola.
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Le pagelle
Ochoa – Inizialmente tiene in piedi la squadra (ormai un’abitudine…). Purtroppo l’Atalanta prende a pallate la sua porta e lui non può nulla. Sfortunato sui due rigori. 6
Lovato – Lento, macchinoso, non ingrana e con Fazio combina solo disastri nella parte destra del campo. Hojlund fa quello che vuole. 4,5. Dal 46′ Gyomber – Da parte sua non ci sono sbavature. È essenziale per il reparto difensivo. Da solo, però, non può fare la differenza… In 45 minuti fa più di tutti gli altri difensori messi insieme. 6
Fazio – Proprio non ce la fa. Perde ogni singolo duello con Hojlund, arrivando sempre in ritardo. Causa due rigori, il primo dei quali è da arresto. Serata horror. 3. Dal 72′ Radovanovic – Entra quando ormai tutto è definitivamente perduto, non può metterci una pezza. 5,5
Pirola – Poco attento e per nulla reattivo. Non riesce a legare con Bradaric (e con Fazio) e il risultato è uno Zappacosta che ara la fascia destra con troppa facilità. Non si ricordano interventi degni di nota. 4
Candreva – Poco partecipe nel primo tempo, ma le colpe non sono affatto solo sue. La partita si concentra maggiormente nella zona del campo opposta alla sua e la Salernitana non crea. Qualche errore tecnico di troppo. 5
Coulibaly – Si lascia sfuggire Scalvini in occasione del 3-1 dei padroni di casa e capita più volte di vederlo in confusione: il centrocampo dell’Atalanta lo mette in seria difficoltà. 5
Nicolussi Caviglia – Poco aggressivo in occasione del vantaggio siglato da Boga. Prova a dare una mano a Pirola e Bradaric sulla sinistra in fase di non possesso, ma non limita i danni. Coraggioso in fase di impostazione, con idee interessanti. Bello il gol. 6
Bradaric – Confermato dopo la deludente prestazione contro il Torino, non riesce a rifarsi, anzi… Perde il duello con Zappacosta, che lo supera sempre. Assente sui raddoppi. 5
Vilhena – Sembra più voglioso come trequartista e quando gli arriva il pallone prova ad inventare col suo sinistro. A inizio ripresa trova imbucate interessanti, ma il momento dell’ispirazione dura poco. 5,5. Dal 71′ Kastanos – S.V.
Dia – Alla prima occasione si fa trovare pronto infilando Musso con un ottimo sinistro. Sono 7 in campionato. Dopo la rete segnata cala drasticamente e aumentano di gran lunga le imprecisioni. Il gol e l’assist sono le uniche cose belle del suo match. 6. Dal 72′ Bonazzoli – S.V.
Piatek – Solite spizzate velenose e tanto lavoro di sponda. L’assist per il momentaneo pareggio di Dia è l’unica nota positiva. Purtroppo non provoca mai qualche brivido da ‘bomber’ alla difesa avversaria, ma è la squadra a non supportare per bene la manovra offensiva. 5,5
Nicola – Sceglie di cambiare modulo, giocando con il trequartista. Il problema è lo schieramento difensivo, con i tre lì dietro che non ne azzeccano una. I cambi arrivano troppo tardi. Ora rischia davvero. 4