Abbiamo raggiunto telefonicamente, il doppio ex della gara di sabato, Fabrizio Lorieri. Quattro anni ad Ascoli ma anche un anno, intenso e ricco di emozioni, con la maglia della Salernitana, come lui stesso ci ricorda.
Fabrizio Lorieri: “Otto mesi intensi a Salerno”
Il portiere, ex Inter e Roma, tende a sottolineare quando sia stata importante l’esperienza a Salerno. A rappresentato, oltre a quanto vissuto sul campo, l’inizio di una collaborazione, poi, proseguita in futuro con Gigi Cagni e il compianto Nicola Pinotti scomparso nel 2010.
Fabrizio ricorda con piacere, anche, molti dei suoi ex compagni con i quali ha vissuto l’esperienza in maglia granata e il calore della gente di Salerno.
Sull’esperienza in bianconero non è mancato il ricordo sull’iconica parata che gli ha regalato la soddisfazione di essere sulla copertina dell’album Panini 1992-1993.
Fabrizio Lorieri, quattro anni ad Ascoli ed una stagione breve ma intensa a Salerno, cosa ricorda di queste due esperienze?
«Ho un bellissimo ricordo della stagione vissuta a Salerno. Sono stati otto mesi intensi, dove ho vissuto in prima persona il calore della gente di Salerno. Eravamo una squadra giovane, nella quale spiccavano ottimi elementi come Vannucchi, Rossi, Di Michele, Fusco, Melosi e Guidoni, guidati da un ottimo allenatore come Gigi Cagni con il quale sfiorammo la Serie A.
La stagione di Salerno ha rappresentato un punto d’inizio per la mia carriera di collaboratore devo molto al mister e al compianto Nicola Pinotti con i quali ho iniziato la mia avventura da allenatore a Catanzaro. Ad Ascoli sono stato per quattro anni importanti ai quali sono legati importanti ricordi».
Uno dei ricordi che la lega ad Ascoli, è la copertina dell’album Panini. Che emozioni ha provato?
«Penso sia il sogno di ogni bambino che ami il calcio. È stata una cosa inaspettata anche per me, se non sbaglio era una partita ad Ascoli contro l’Atalanta. Per me è stato un motivo d’orgoglio ed anche oggi ne sono gratificato».
Oggi è il preparatore dei portieri della Samp, con la quale avete affrontato la Salernitana in Coppa Italia. Cosa pensa di questa Salernitana?
«La Salernitana è una squadra quadrata con ottime individualità e costruita per fare bene. Ha un allenatore esperto e molto pratico, in questo campionato duro e molto equilibrato, ha le carte in regola per giocarsela fino alla fine. Peccato che a questa squadra, causa COVID-19, sia venuto a mancare la spinta del pubblico, perché a Salerno questo fattore fa la differenza».
Da portiere a portiere, cosa ne pensa del numero uno granata, Vid Belec?
«Vid l’ho allenato il mese prima che venisse a Salerno, spero di essere stato bravo! È un portiere d’esperienza che Castori già conosceva, e penso che la Salernitana abbia fatto un buon affare ad acquistarlo».
Un suo pensiero riguardo la partita di sabato e sull’Ascoli?
«Seguo la Serie B e soprattutto le squadre in cui ho giocato. L’Ascoli attuale è diversa da quella iniziato la stagione. A gennaio, il direttore Polito ha fatto un ottimo lavoro prendendo giocatori importanti. L’allenatore Sottil, sta facendo molto bene ed è una squadra che in questo momento può dare fastidio a chiunque. Quella di sabato, sarà una gara aperta, una partita difficile per entrambe le squadre».