Antonio Candreva accende l’Arechi, regalando un punto preziosissimo alla sua Salernitana nell’1-1 contro l’Inter. Si tratta del quarto centro stagionale per l’attaccante granata in 28 presenze, a meno due dalle sei reti siglate lo scorso anno. Al di là dei gol, il 36enne romano continua ad essere l’uomo che tiene per mano i suoi compagni. Un trascinatore fondamentale.
Candreva: oltre al gol, la consapevolezza da leader
A prendersi la scena ieri, nella sfida contro l’Inter di Inzaghi, insieme alle formidabili parate di “Memo” Ochoa, è stato Antonio Candreva. Non solo per l’incredibile parabola lasciata partire all’improvviso, che ha colto di sorpresa Onana, ma anche per la sua solita prestazione di gran qualità e sostanza che ha tenuto sempre vive le speranze della Salernitana. Quando nessuno ci credeva più, il colpo del campione ha fatto la differenza, riempendo di gioia i cuori granata che hanno urlato il suo nome all’infinito.
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Il sigillo sotto al sette, al minuto 90, è il quarto centro stagionale per l’attaccante granata. Quando segna lui, la Salernitana non perde mai. Le altre tre reti infatti, hanno portato alla vittoria contro il Monza per 3-0, a sbancare l'”Olimpico”, contro la Lazio, per 1-3 e a pareggiare 2-2 a Torino contro la Juventus. In questo campionato, vanno aggiunti anche i quattro assist arrivati nelle sfide con Lecce, Bologna e di nuovo Monza e Lazio.
La sensazione è che non sia finita qui. Candreva sta attraversando un grande periodo di forma che ha permesso ai granata di affidarsi a lui nei momenti più difficili, senza mai essere traditi. Prossima fermata, domenica 16, contro il Torino, alla quale ha già fatto male ben cinque volte.