Il procuratore capo dell’AIA (Associazione italiana arbitri), Rosario D’Onofrio, è stato arrestato con l’accusa di traffico internazionale di droga.
Rosario D’Onofrio arrestato per traffico di droga
Secondo le indagini condotte dalla Dda milanese (Direzione distrettuale antimafia), i 42 arrestati, di cui fa parte anche il procuratore capo dell’AIA Rosario D’Onofrio, avrebbero introdotto dall’Europa all’Italia, nello specifico in Lombardia, oltre sei tonnellate di marijuana, hashish e più di mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi. Questa vicenda ha creato forte sgomento, tanto da convocare un comitato d’urgenza dove il presidente dell’AIA, Alfredo Trentalange, avrebbe annunciato le dimissioni di D’Onofrio.
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Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato l’accaduto definendo la situazione corrente come «Sconcertante». Una cosa è certa, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, che in questa vicenda si considera parte lesa, adotterà tutte le misure necessarie per tutelare il mondo del calcio e della classe arbitrale.