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Salernitana, le emozioni di Schiavone dopo la promozione: “Neanche io ci credo”

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Andrea Schiavone, intervistato in esclusiva dalla redazione di SalernoSport24, ha raccontato le emozioni vissute dopo la promozione della Salernitana in Serie A. Il centrocampista torinese, partito in sordina, si è spesso rilevato importantissimo nello scacchiere di Castori.

Salernitana, Andrea Schiavone in esclusiva: “Che emozione!”

Arrivato pochi giorni prima dell’inizio del campionato, Andrea Schiavone si è rivelato un’ottima pedina del centrocampo della Salernitana. Il giocatore, prelevato in prestito dal Bari, si è subito integrato con il gruppo granata ed il tecnico, Fabrizio Castori, ne ha ben presto ammirato abnegazione e professionalità. In stagione 30 gettoni (28 in campionato e 2 in Coppa Italia), 13 dei quali collezionati dal 1′, e tanta grinta e sostanza in mediana. Da subentrato, inoltre, ha sempre dato il massimo, risultando fondamentale in occasione delle reti del 2-0 con l’Empoli e con il Pescara.

Omaggiato con “Una vita da mediano” durante la passerella di venerdì, Schiavone si è saputo dimostrare qualcosa di più, dimostrando anche grande duttilità. Ecco la nostra intervista esclusiva, tra passato, presente e futuro, al numero 8 granata che, nel ricordare le gesta di quest’anno, ha più volte accusato un nodo alla gola.

A Salerno molti ancora fanno fatica a crederci, pensano sia un sogno. Com’è stato per te realizzare quanto accaduto nemmeno 10 giorni fa?

«Devo essere sincero, neanche io ho ancora realizzato quanto siamo riusciti a fare, un’emozione fortissima. Personalmente piangevo già prima del fischio finale di Pescara, poi al triplice fischio sono esploso in un pianto di gioia e felicità, incredibile!».


 

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La Salernitana è stata ai vertici della classifica sin dalla seconda giornata. In vetta a Natale, poi una lieve flessione ed un girone di ritorno da incorniciare, quando avete capito di potervela giocare?

«Come hai detto tu, abbiamo sempre fatto un campionato di vertice e giornata dopo giornata ci siamo fatti forza. Le tre sconfitte consecutive ci hanno rallentato un po’ ma al contempo ci hanno fatto scattare qualcosa dentro di noi. Il mister ha cambiato modulo, noi abbiamo guadagnato autostima e convinzione volta per volta e da lì abbiamo avuto più compattezza per cambiare marcia».

Al tuo arrivo c’erano alcune incognite, ma hai subito debuttato contro la Reggina e poi Castori ti ha dato spazio e continuità. Soddisfatto della tua personale stagione?

«Sinceramente sono soddisfatto sia per lo spazio ritagliatomi in campo ma anche per la presenza all’interno del gruppo. Anche quando non si giocava eravamo uniti e coesi. Sono rammaricato poiché mi manca il gol da tanto ed avrei voluto contribuire anche io in quel senso, ma sono soddisfatto per come me la sono giocata e per la presenza all’interno del gruppo […] Mi sono fatto trovare pronto quando chiamato in causa, e sono contento!».

Ed a proposito del futuro a Salerno, tu sei di proprietà del Bari, ci sai dire qualcosa in più?

«In realtà nel mio contratto era previsto un obbligo di riscatto al raggiungimento del 7° punto in classifica, quindi, almeno sulla carta, ho un altro anno di contatto con la Salernitana. Mi piacerebbe ovviamente rimanere, però è ancora presto».

Sei cresciuto alla Juventus, seguendo tutta la trafila del settore giovanile senza però debuttare in prima squadra. Qualora rimanessi a Salerno, cosa proveresti nel ritrovarti il tuo passato da avversario?

«Se dovessi rimanere a Salerno realizzerei il mio sogno da quando avevo 5 anni, ossia giocare in Serie A. Sarebbe già un sogno, poi giocare contro la Juventus avrà un gusto particolare, però ti confido che già poter giocare in Serie A sarebbe stupendo!».

Moltissime partite, soprattutto nel girone di ritorno, sono state risolte in extremis: Pisa, Venezia e Pordenone per citarne alcune, quale la più importante?

«Parto dal presupposto che non esiste squadra vincente senza un pizzico di fortuna e quest’anno siamo stati non fortunati, ma bravi a crederci nel cercarla. La vittoria col Venezia è stata forse la più bella, poiché abbiamo ribaltato una sconfitta in meno di due minuti, il gioiello più bello di questa stagione».

Invece il momento più bello di Andrea Schiavone?

«Non posso non dirti il 10 maggio, ricordo le lacrime di gioia e poi le corse di tutti per abbracciarci, che spettacolo!».

Cosa ti senti di dire ad i tifosi della Salernitana?

«Mi auguro di poter vivere quello che è l’Arechi e la Curva Sud, ho potuto sentire solamente in parte il caloroso tifo granata. Con tutto il cuore spero di poter vivere, anche solo per una giornata, l’affetto dei tifosi granata, si meritano tutto questo!».


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Luigi Lodato
Luigi Lodato
Luigi Lodato nasce a Salerno nel 1993. Residente a Roccapiemonte, ridente cittadina dell'Agro, si avvicina al giornalismo ad inizio 2010 sulle onde radio di Radio Blue Star, grazie alla quale ottiene l'iscrizione all'albo dei pubblicisti nel 2012. Fino al 2015 è corrispondente e reporter per la radio e svariate testate giornalistiche dell'Agro. Ritorna a scrivere nel 2017 sul sito tematico Granatissimi e, dal 2018, entra nella famiglia di SalernoSport24 come redattore per divenire, in seguito, caporedattore e responsabile alle interviste. Qualche citazione, tanta imparzialità ed un pizzico d'ironia per invogliare alla lettura, buon viaggio sul nostro giornale!

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